Uscirono dalla porta
poco più avanti videro un'apertura a ovest; mentre osservavano che le pareti
erano più grezze, non ben lavorate come le altre stanze, sentirono un rumore e
videro dirigersi verso di loro una strana creatura lunga circa un metro
e mezzo ed alta una novantina di centimetri dal
corpo deforme che terminava con una struttura ossea biforcuta. La testa
del mostro era dotata inoltre di due antenne. Non avevano mai visto una cosa
così orribile! Iago pronto con la sua magia gli scagliò addosso dei dardi magici
ma la bestia non si fermò. Eliogaritmus che gli si trovava di fianco gli sferrò
un colpo col suo mazzafrusto, la bestia allora gli saltò addosso e con le
antenne strappò di mano la mazza del chierico e la ingoiò. Il corridoio era
stretto e solo due avventurieri potevano fronteggiare la creatura…così al
piccolo kender venne un idea e gridò ai suoi compagni: "seguitemi presto!”.
Incredibilmente il gruppo lo segui senza indugio e Felicius li guidò una decina
di metri più in dietro, dove il corridoio si incrociava con un altro: si
disposero due per ogni lato, in modo che se la creatura avesse attaccato uno di
loro , tutti e 6 avrebbero potuto attaccarla. La creatura avanzò guardinga ed
attaccò Iago, ma non appena Korleis affondò la sua spada nel fianco della
bestia, provocando una profonda lacerazione, essa scappò da dove era venuta. I
compagni la seguirono di corsa per finirla, proseguirono per il corridoio
svoltarono verso nord ed entrarono in una stanza .La videro in un angolo
intenta sembrava a rosicchiare qualcosa…sembrava una mazza…. Iago si preparò a
lanciare un altra freccia magica ma esitò come se gli facesse pena ucciderla.
"Allora Iago uccidila!!” gridarono gli altri allibiti di fronte all’inattività
del giovane mago. Al rumore delle parole la bestia scappò e si infilò in un
piccolo cunicolo nella parete. Eliogaritmus si avvicinò e vide che quello che
la bestia stava rosicchiando era la sua mazza, ora però era tutta rovinata e
ricoperta di una strana patina che sembrava ruggine , ormai l'arma era perduta!
Iago imparò molti nuovi vocaboli quel giorno, poiché i compagni l’apostrofarono
con ogni insulto conosciuto tra le genti umane, elfiche e Kender.
Visto che quello era un vicolo cieco, tornarono in
dietro e imboccarono un altro corridoio rimasto inesplorato. Su un lato di
questo vi era una stanza con la porta semichiusa: sbirciando Felicius riferì
agli altri che vi era solo un goblin seduto su un tavolo che giocherellava con
la sua arma: un po’ stanchi delle tattiche deciserò di entrare e scagliare
tutte le loro armi sulla creatura. Dopo
pochi attimi la creatura giaceva su vari punti del pavimento della
stanza. Esaminando le pareti della stanza Korleis sentì che c'era un punto
della parete che suonava come da vuoto: era sicuramente una stanza segreta, e
di li a poco scoprirono che bastava abbassare la torcia appesa al muro per
aprire il passaggio.
Si infilarono nel passaggio. "Credo che i
goblin non abbiano mai visto
questa stanza segreta, perchè sembrava ancora tutto intatto, di certo
avrebbero creato disordine se l'avessero scoperta ” osservò Eliogaritmus. Nella
stanza videro parecchi barili tutti ordinatamente impilati, trovarono un
piccolo forziere in legno e ferro ed in un angolo, incastonata nel muro, una
lapide con scritto " Qui giace Cumilin, grande costruttore”.
Felicius iniziò a lavorare sulla serratura e dopo
un paio di minuti si sentì un clic molto gradevole ed il forziere si aprì.
All'interno trovarono una cassettina di legno con dentro una statuina in ferro
raffigurante un minatore, dei dadi d’avorio ben lavorati e un piccolo quaderno; leggendolo capirono
che si trattava del diario di Cumilin, lo gnomo che costruì queste miniere per
sperimentare l'utilizzo della polvere nera. L'ultima parte era scritta dai
minatori e parla della morte di Cumilin avvenuta a causa di un incidente con la
polvere pirica. Trovarono inoltre un sacchetto con dentro una gemma d' ambra
ben lavorata avvolta in una pergamena sulla quale era scritto:” intagliata da
Cumilin”.
"Oh ma quante belle cosine che abbiamo trovato in
questa stanzetta!!”disse Felicius "Cosa dite ci prendiamo anche un po' di
quella polvere nera ? Potrebbe tornarci utile!”. Riempirono una bisaccia con
quella polvere.
Una volta usciti dalla stanza proseguirono verso
nord per il corridoio ed arrivarono ad una porta chiusa.
"Ci sono dei goblin all'interno " avvisò Korleis
"li sento, che si fa ? Sono almeno tre”.
"Beh cogliamoli di sorpresa, spalanchiamo la porta
di colpo ed entriamo!, Besk pensaci tu alla porta!”.
Il mezzorco con una spallata buttò giù la porta ed
entrò seguito dai suoi compagni. La loro attenzione inizialmente andò su un
goblin seduto su un trono di legno e ferro sulla cui sommità era stata
incastonata una gemma color rosso fuoco. Appena entrati il goblin si alzò : "Stupidi!
Non sapete chi è Ilkik? Io sono Ilkik e adesso vi uccideremo !” Allargata la
visuale i compagni videro altri quattro goblin che iniziavano a venire loro
incontro, ma notarono un altra cosa e soprattutto la notò Besk. Proprio a
fianco del trono c'era una piccola gabbia con dentro un strana bestiola..agli
occhi del gruppo appariva come tale, ma a besk appariva come un neonato
mezzorco: si era proprio Kurg suo figlio!
Besk non ci vide più e cominciò a caricare, due
goblin andarono sul mezzorco furono travolti, ma questi erano i migliori
guerrieri di Ilkik e quindi riuscirono a
resistere alla carica e a contrattaccare. Un altro si mise davanti a Korleis e
gli sferrò un colpo ma lo mancò, l'altro con la sua spada ferì Felicius ma fu
subito colpito da una freccia lucente di Iago. Nella confusione della battaglia
i compagni persero di vista Ilkik, che ogni tanto però spuntava fuori
all'improvviso nella mischia sferrando qualche veloce colpo per poi sparire di colpo. La stanza ogni
tanto veniva illuminata da dei bagliori azzurri che con precisione andavano a
colpire i goblin, l'energia usata per
questo tipo di magia era molta però e
Iago iniziava a sentirsi molto stanco; anche Elder però non riusciva a
combinare gran che ormai con i suoi attacchi mentali. Ma ormai per i goblin era
finita ed uno alla volta cominciarono a cadere al suolo. Ormai rimaneva solo
Ilkik; e soprattutto Besk era sempre più arrabbiato e desideroso di
riabbracciare suo figlio, era l'unico che non si sentiva stanco anzi, a questo
punto era ancora più carico e pieno di adrenalina. Caricò verso Ilkik.
L'impatto fu devastante, il goblin comunque era agile e riuscì a colpire qualche
volta il mezzorco ma non c'era nulla da fare contro la furia di Besk e di li a
poco anche per Ilkik scesero le tenebre!
Per un attimo nella stanza regnò il silenzio ma fu
subito rotto dal pianto di un neonato, Besk corse da suo figlio e lo abbracciò.
Ce l'avevano fatta!, avevano aiutato Besk a
ritrovare suo figlio ed avevano salvato anche il paese di Corm Orp dai continui
attacchi dei goblin. Per un attimo la stanchezza sparì e si sentirono
improvvisamente importanti ed orgogliosi di quello che avevano fatto.
Tornarono vittoriosi a Corm Orp e furono osannati
dalla folla; Dundast, il sindaco, organizzò per la sera una grande festa di
ringraziamento ed i compagni furono ben felici di abbandonarsi a danze
birra e racconti di combattimenti che
diventavano sempre più ricchi di particolari per ogni bicchiere in più bevuto.
Besk ringrazio il gruppo a modo uso, donandogli l’arma
più bella che avesse mai forgiato: una perfetta spada lunga, ben bilanciata ,
un capolavoro! Gli occhi di Korleis si illuminarono, poiché era l’unico ad
usare quel tipo di arma. Il sindaco diede la ricompensa prevista al gruppo e
così gli avventurieri ebbero ancora più motivi per festeggiare. A notte fonda
finì quella lunga giornata di paura, coraggio, sorpresa, gioia e soddisfazione.
A notte fonda finì la loro prima avventura.
La
mattina seguente gli avventurieri
partirono finalmente per Dantredun. Il viaggio a piedi sarebbe
durato circa sei ore. Durante la camminata ognuno raccontò a grandi
linee il motivo per cui era diretto a Dantredun, chi doveva cercare
una persona in particolare, chi come Eliogaritmus doveva incontrarsi
con i suoi fratelli o chi vedeva in quella grande città l'occasione
per iniziare a vivere nuove entusiasmanti avventure. "Io sono
cresciuto a Dantredun, è li che ho deciso di servire Pelor” disse
Eliogaritmus "se avete bisogno di indicazioni posso aiutarvi io”.
Appena
arrivati alle porte della città il chierico notò qualcosa di
strano, c'erano più guardie rispetto a come si ricordava che
sorvegliavano le porte d'ingresso, loro però entrarono senza
problemi, dei normali controlli.
Seguirono
subito Eliogaritmus che li portò al tempio dove aveva studiato per
diventare sacerdote di Pelor, li i suoi amici chierici curarono Iago
che aveva ancora qualche ferita ed il piccolo Felicius scoprì un
grande giovamento dovuto ad un po' di tempo passato in preghiera.
Ormai
era tardo pomeriggio decisero di trovare una locanda per mangiare
qualcosa e poi riposarsi dopo la giornata di cammino. Eliogaritmus
portò i suoi amici alla locanda del Boccale Bucato un posto, a sua
memoria, abbastanza gradevole.
I
compagni si accordarono con l'oste per una camera e poi ordinarono da
mangiare.
"Oh
finalmente delle facce nuove! Siete appena arrivati in città? Fatto
buon viaggio?”.
"Si
abbastanza, a piedi purtroppo!” disse Felicius” ma per fortuna
non avevamo molta strada veniamo da Corm Orp. Ed ora finalmente
eccoci qua in questa bella e grande città!”.
"Ti
vedo entusiasta giovane Kender!”
"Oh
puoi dirlo forte! Finalmente si aprono molte strade davanti ai miei
occhi , molte possibilità, occasioni, avventure!!”
"Avventure,
possibilità? Forse non hai ancora un'idea ben chiara di quello che
farai!? O farete, ma siete avventurieri?”
"Certo!”
Felicius si sentì quasi offeso.
"Oh
si..lo si vede dal vostro...equipaggiamento. E a dire il vero conosco
qualcuno che forse ha proprio bisogno di voi!” e detto questo si
avvicinò ai compagni e gli indicò il nano che stava mangiando
seduto al bancone.”Bene vado a prendervi da mangiare”.
"Chissà
di quale aiuto avrà mai bisogno?! Comunque è meglio farsi certe
domande con la pancia piena!” Tagliò corto Felicius.
Consumata
la buona cena i compagni si consultarono e decisero poi di andare dal
nano.
"Dobbiamo
proprio?” chiese Korleis "Guardatelo! Rozzo, goffo, senza un
minimo di eleganza nei movimenti, sarà ubriaco visti i cinque
boccali di birra vuoti davanti a lui e.... o per tutti gli Dei! Si
sta pulendo la bocca con la barba! Siete proprio sicuri?”.
Ormai
però gli altri si erano già alzati e si stavano dirigendo verso il
nano quindi Korleis sbuffando li seguì.
"Buonasera!”
disse timidamente Eliogaritmus.
"Buonasera!”
rispose il nano alzando lo sguardo con aria interrogativa e facendo
volar fuori dalla bocca pezzi di cibo.
"L'oste
ci ha detto che potrebbe aver bisogno di noi”
"Dipende
da chi siete voi?”
"Siamo
avventurieri !” rispose rapido Felicius
Il
nano li squadrò bene tutti quanti
"E
ve la cavate bene anche a difendervi?”
"Certo
guarda qua!” il kender tirò fuori il suo coltello e fece qualche
giochino "Che ne dici e tu come te la cavi?”
Il
nano col suo grugno gli indicò l'ascia nanica al suo fianco e zittì
il Kender.
"Si
potrei aver bisogno di voi! La mia famiglia a Crossdel possiede una
miniera d'argento dovrò portare qui a Dantredun un carico nei
prossimi giorni ma ho bisogno di qualcuno che faccia da scorta perché
sono solo io con i miei due fratelli e visto quello che si sente in
giro ultimamente che le strade non sono molto sicure non vorrei
rischiare di perdere il carico.
"Ho
sentito racconti di mercanti che appena fuori dalla città sono stati
attaccati da giganti! È per questo che ci sono più guardie in
giro.”
I
compagni accettarono tranne Elder che era più interessato a
proseguire le ricerche per il suo psicocristallo e quindi salutò i
compagni ed intraprese la sua ricerca.
"Dobbiamo
partire il prima possibile domani o al massimo dopodomani posso darvi
un giorno non di più! Ci vorranno due giorni per andare e due per
tornare qui a Dantredun ”
"...e
per quanto riguarda il nostro compenso ?”
"Beh
posso offrirvi 120 monete a testa "
"Oh
120 a testa al giorni mi sembra una buona offerta!” disse
sorridendo Felicius.
"Non
ci siamo capiti piccolo Kender 120 di tutti i giorni!”
"Eh
eh va bene dai abbiamo alcune cose da fare domani quindi possiamo
partire dopodomani mattino”. Una volta presi gli accordi col nano
Bal-Thork andarono a sistemarsi nella camera.
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