La compagnia di DHAHD

Giovedì, 18.04.2024, 12:28
Benvenuto Ospite
Main

Registration

Login

RSS

La storia vissuta


A guardia del carico (02.03.2011)
...in arrivo...
Assegnazione Bonus PE:
- Eliogaritmus X: 290/480 (Classe/allineamento: +90; Resa PG: +100; Metagaming: +100)
- Bal-Thork: 250/480 (Classe/allineamento: +80; Resa PG: +100; Metagaming: +80)
- Felicius: 320/480 (Classe/allineamento: +120; Resa PG: +140; Metagaming: +60)
- Iago: 260/480 (Classe/allineamento: +80; Resa PG: +60; Metagaming: +120)

Categoria: La storia | n° visite: 480 | Aggiunto da cavalotta | 02.03.2011 | Commenti (0)

Il mattino seguente Eliogaritmus si alzò presto per le sue preghiere, mentre gli altri dormirono un po' di più e poi scesero tutti a fare colazione. Si incontrarono con Bal-Thork che stava facendo anche lui colazione, o forse pranzo visto la quantità di cibo davanti a lui, e si sedettero nello stesso tavolo.

"Tu che conosci Dantredun sicuramente un po' più di noi, mi sai dire dove posso trovare il "piccolo paiolo?” chiese Iago al nano.

"Mah non ne ho la minima idea di cosa sia !”.

Chiedendo all'oste ed a qualcun altro nella locanda Iago scoprì che il paiolo si trovava nella zona a nord della città vicino al muro di cinta.

"Bene ho delle indicazioni per trovare il paiolo andrò subito a vedere”

"Io devo passare al tempio devo parlare con alcuni miei fratelli”

"Korleis vieni con me a prendere un po' di cose che ci serviranno per il viaggio?” chiese Felicius

Bal non aveva niente da fare e voleva conoscere un po' i nuovi compagni ma Felicius e Korleis erano un po' troppo agili per i suoi gusti, stavano gia uscendo dalla locanda; di andare con Eliogaritmus al tempio di Pelor non ne aveva proprio voglia , così decise di seguire a distanza Iago nella sua ricerca .: sapeva che una città come Dantredun poteva riservare molte brutte sorprese ai viaggiatori inesperti, e il giovane sembrava proprio una facile preda per gli scaltri furfanti della città.

La città offriva molto di più rispetto ai soliti piccoli paesi che erano soliti visitare, un sacco di empori, taverne, mercanti di pietre preziose e Iago camminava tranquillo per le strade seguito a distanza dal nano. Dopo un ora di cammino e domandando un po' in giro riuscì finalmente a trovare il paiolo. Dapprima bussò , non sentì risposta allora spinse la porta e scoprendola aperta entrò chiese  permesso , domandò se c'era qualcuno ma non ottenne risposta e quindi entrò.

Iago vide davanti a se un lungo e stretto corridoio con delle mensole appese con sopra vari oggetti curiosi; si diresse infondo alla stanza dove vi era una scrivania, chiedendo ad alta voce se vi fosse  qualcuno ma senza ricevere alcuna risposta . Mentre era intento ad osservare i rotoli e le ampolle sopra la scrivania, senti alle sue spalle un forte e stridulo: "Buongiorno!”

Iago si girò verso la stridula voce da vecchietto che proveniva dalle sue spalle, eh si, era proprio vecchio.

"Buongiorno” rispose Iago " sto cercando il grande mago Tian, è forse lei?”

"Se stai cercando Tian l'hai trovato mah…”

"Oh bene finalmente, sono proprio felice di avere davanti il grande mago Tian! Ho sentito molto parlare delle sue imprese!” lo incalzò Iago.

"Ma giovane ragazzo ti sbagli, quali imprese? io non sono un mago”

"Ma mi ha appena detto che lei è Tian!?”

"Si ma io sono un mercante come puoi vedere, vendo erbe, boccette e altri vari oggetti”.

Iago per un attimo rimase in silenzio, non capiva: era sicuro che Tian fosse un grande mago, era al paiolo e quindi nel posto giusto! Provò ad insistere a raccontare la sua storia, di come abbia studiato magia da autodidatta, di come sia venuto fino qui per apprendere gli insegnamenti di Tian per aumentare il suo potere, la sua magia!!! ma Tian continuava a negare di essere colui che doveva essere… doveva!

" Mi dispiace ma io non posso aiutarti in questo, l'unica cosa che posso fare per te giovane mago è darti qualche pozione od erba”.

Iago gentilmente salutò il vecchio e deluso si diresse verso l'uscita. In quel momento però entrarono tre persone, tre mercenari a vederli, Iago allora notando che non sarebbero passati si spostò di lato per lasciarli passare per poi proseguire verso la porta.

<<che brutte facce!> pensò. Appena uscito Iago lasciò la porta socchiusa e cercò di origliare e capire cosa volevano quei brutti ceffi perché avevano delle facce per niente rassicuranti.

Sentì che questi tizi stavano parlando con tono arrogante e prepotente però non riusciva a capire di preciso cosa stessero dicendo: senti solo che il tono della discussione si alzò e, dopo un momento di esitazione,  decise di rientrare.

Li vicino, nascosto dietro un angolo, c'era Bal che aveva visto tutta la scena ed aveva capito che qualcosa non andava bene…. decise allora di avvicinarsi alla porta ed ascoltare. Iago che intanto era entrato con la scusa di essersi dimenticato qualcosa si trovò di fronte uno dei guerrieri: "Esci subito il negozio è chiuso adesso!” gli ordinò l'uomo. "Ma io veramente …..” Non fece in tempo a finir la frase che si beccò un pugno in pieno viso e si accasciò a terra.

Bal di fuori sentì il tonfo,capì che si stava mettendo male e decise di entrare.

Di fronte si trovò Iago di spalle, inginocchiato a terra con l'omone davanti e infondo altri due guerrieri di cui uno stava tenendo per il collo un vecchietto. Il nano doveva inventarsi qualcosa: si diresse deciso verso Iago puntandolo con un dito dicendo "Finalmente ti ho beccato furfante imbroglione! Ma adesso non mi scappi!” .Prese Iago per un braccio e lo strattonò indietro in modo da porsi tra il mago ed il guerriero e poi all'improvviso prese la sua ascia e sferrò un colpo al guerriero. L'impatto fu forte e l'armatura incassò il colpo piegandosi ma l'omone sembrava però non aver accusato nessun dolore anzi.. il guerriero era decisamente più arrabbiato. Alzò lo spadone a due mani sopra la testa del nano e sferrò il colpo, la spada cadde con potenza sull'ascia di Bal  posta in posizione di difesa, la scansò ed andò a colpire il nano alla spalla. Nel frattempo Iago si era alzato e si stava preparando a lanciare una freccia magica contro il guerriero ma scoprì, con triste stupore, che non successe nulla: nessun dardo azzurro uscì dalle sue dita. Il secondo uomo che era più avanti vicino alla scrivania tirata fuori l'ascia la lanciò nella mischia ,Bal vide l'arma volare, oltrepassare il guerriero, passare sopra la sua testa ed andare a colpire il giovane mago facendolo cadere a terra moribondo. Un secondo colpo di spada , devastante più del primo, colpì il nano che appena poté si girò di scatto ed infilò la porta il più veloce possibile. Certo Bal voleva aiutare Iago visto che sarebbe stato un uomo della sua scorta ma del resto la sua pellaccia era sicuramente più importante, avrebbe trovato qualcun altro anche perchè ormai a quanto sembrava per Iago non c'era più nulla da fare!.

Il mago era steso a terra moribondo; ad un tratto vide la brutta faccia del guerriero che con un ghigno beffardo alzò la spada e la scaglio con violenza sul petto del giovane. Si sentì un rumore di costole fracassate e l'oscurità cadde sugli occhi di Iago.

Il giovane aprì gli occhi l'immagine: dapprima sfocate prese  poi la forma della faccia di un vecchio con un ghigno che ricordava molto quello del guerriero. Il vecchio era Tian ma non sembrava così vecchio come prima; Iago si mise a sedere con aria interrogativa. "Ma dove sono ?”

"Come non mi riconosci? Sono Tian e siamo al piccolo paiolo”.

"Ma io dovrei essere morto?”

"Questo è quello che ti ho fatto credere, era un'illusione, per metterti alla prova, di certo non posso aiutare tutti i giovani maghi che vengono in cerca dei miei insegnamenti. Tu l'hai superata: tu vuoi veramente imparare la magia ne sei degno, hai coraggio”.

"Ma allora è vero! sei tu Tian il grande mago!”.

"Sono disposto ad insegnarti alcune cose  ma sarà uno scambio alla pari!”

"Cosa vuoi dire?”

"Che in cambio dei miei insegnamenti tu dovrai essere disponibile nei miei confronti, se io dovessi aver bisogno di te tu dovrai esserci e fare quello che ti dirò”.

Iago rimase un po' titubante di fronte a questo vincolo ma tutto aveva un prezzo; la voglia di imparare era troppo forte ed accettò.

"Bene ora torna dal tuo amico nano e spiegagli tutto poi torna qui oggi pomeriggio che sistemeremo alcune cose .”

Iago felice uscì e si incontrò con Bal gli raccontò tutto davanti ad una buona birra. Nel pomeriggio tornò da Tian che gli insegnò alcuni incantesimi e sistemò il  suo disordinato libro.

"Bene Iago per adesso può bastare ora vai quando avrò bisogno di te saprò come rintracciarti”.

In vista della partenza gli altri nel pomeriggio girarono un po' di negozi prendendo tutto l'occorrente per il viaggio, facendo alcuni buoni affari  e prendendo alcune belle cantonate, ma ciò non importava: quello che contava e che l’indomani mattina sarebbero stati di nuovo per strada, rincorrendo una nuova avventura.


Assegnazione Bonus PE:
- Eliogaritmus X: Assente
- Bal-Thork: 240/480
- Felicius: 240/480
- Iago: 240/480

Categoria: La storia | n° visite: 484 | Aggiunto da cavalotta | 31.01.2011 | Commenti (0)

La fine di Ilkik (16.01.2011)

Uscirono dalla porta poco più avanti videro un'apertura a ovest; mentre osservavano che le pareti erano più grezze, non ben lavorate come le altre stanze, sentirono un rumore e videro dirigersi verso di loro una strana creatura lunga circa un metro e mezzo ed alta una novantina di centimetri dal  corpo deforme che terminava con una struttura ossea biforcuta. La testa del mostro era dotata inoltre di due antenne. Non avevano mai visto una cosa così orribile! Iago pronto con la sua magia gli scagliò addosso dei dardi magici ma la bestia non si fermò. Eliogaritmus che gli si trovava di fianco gli sferrò un colpo col suo mazzafrusto, la bestia allora gli saltò addosso e con le antenne strappò di mano la mazza del chierico e la ingoiò. Il corridoio era stretto e solo due avventurieri potevano fronteggiare la creatura…così al piccolo kender venne un idea e gridò ai suoi compagni: "seguitemi presto!”. Incredibilmente il gruppo lo segui senza indugio e Felicius li guidò una decina di metri più in dietro, dove il corridoio si incrociava con un altro: si disposero due per ogni lato, in modo che se la creatura avesse attaccato uno di loro , tutti e 6 avrebbero potuto attaccarla. La creatura avanzò guardinga ed attaccò Iago, ma non appena Korleis affondò la sua spada nel fianco della bestia, provocando una profonda lacerazione, essa scappò da dove era venuta. I compagni la seguirono di corsa per finirla, proseguirono per il corridoio svoltarono verso nord ed entrarono in una stanza .La videro in un angolo intenta sembrava a rosicchiare qualcosa…sembrava una mazza…. Iago si preparò a lanciare un altra freccia magica ma esitò come se gli facesse pena ucciderla. "Allora Iago uccidila!!” gridarono gli altri allibiti di fronte all’inattività del giovane mago. Al rumore delle parole la bestia scappò e si infilò in un piccolo cunicolo nella parete. Eliogaritmus si avvicinò e vide che quello che la bestia stava rosicchiando era la sua mazza, ora però era tutta rovinata e ricoperta di una strana patina che sembrava ruggine , ormai l'arma era perduta! Iago imparò molti nuovi vocaboli quel giorno, poiché i compagni l’apostrofarono con ogni insulto conosciuto tra le genti umane, elfiche e Kender.

Visto che quello era un vicolo cieco, tornarono in dietro e imboccarono un altro corridoio rimasto inesplorato. Su un lato di questo vi era una stanza con la porta semichiusa: sbirciando Felicius riferì agli altri che vi era solo un goblin seduto su un tavolo che giocherellava con la sua arma: un po’ stanchi delle tattiche deciserò di entrare e scagliare tutte le loro armi sulla creatura. Dopo  pochi attimi la creatura giaceva su vari punti del pavimento della stanza. Esaminando le pareti della stanza Korleis sentì che c'era un punto della parete che suonava come da vuoto: era sicuramente una stanza segreta, e di li a poco scoprirono che bastava abbassare la torcia appesa al muro per aprire il passaggio.

Si infilarono nel passaggio.  "Credo che i  goblin non abbiano mai visto  questa stanza segreta, perchè sembrava ancora tutto intatto, di certo avrebbero creato disordine se l'avessero scoperta ” osservò Eliogaritmus. Nella stanza videro parecchi barili tutti ordinatamente impilati, trovarono un piccolo forziere in legno e ferro ed in un angolo, incastonata nel muro, una lapide con scritto " Qui giace Cumilin, grande costruttore”.

Felicius iniziò a lavorare sulla serratura e dopo un paio di minuti si sentì un clic molto gradevole ed il forziere si aprì. All'interno trovarono una cassettina di legno con dentro una statuina in ferro raffigurante un minatore, dei dadi d’avorio ben lavorati  e un piccolo quaderno; leggendolo capirono che si trattava del diario di Cumilin, lo gnomo che costruì queste miniere per sperimentare l'utilizzo della polvere nera. L'ultima parte era scritta dai minatori e parla della morte di Cumilin avvenuta a causa di un incidente con la polvere pirica. Trovarono inoltre un sacchetto con dentro una gemma d' ambra ben lavorata avvolta in una pergamena sulla quale era scritto:” intagliata da Cumilin”.

"Oh ma quante belle cosine che abbiamo trovato in questa stanzetta!!”disse Felicius "Cosa dite ci prendiamo anche un po' di quella polvere nera ? Potrebbe tornarci utile!”. Riempirono una bisaccia con quella polvere.

Una volta usciti dalla stanza proseguirono verso nord per il corridoio ed arrivarono ad una porta chiusa.

"Ci sono dei goblin all'interno " avvisò Korleis "li sento, che si fa ? Sono almeno tre”.

"Beh cogliamoli di sorpresa, spalanchiamo la porta di colpo ed entriamo!, Besk pensaci tu alla porta!”.

Il mezzorco con una spallata buttò giù la porta ed entrò seguito dai suoi compagni. La loro attenzione inizialmente andò su un goblin seduto su un trono di legno e ferro sulla cui sommità era stata incastonata una gemma color rosso fuoco. Appena entrati il goblin si alzò : "Stupidi! Non sapete chi è Ilkik? Io sono Ilkik e adesso vi uccideremo !” Allargata la visuale i compagni videro altri quattro goblin che iniziavano a venire loro incontro, ma notarono un altra cosa e soprattutto la notò Besk. Proprio a fianco del trono c'era una piccola gabbia con dentro un strana bestiola..agli occhi del gruppo appariva come tale, ma a besk appariva come un neonato mezzorco: si era proprio Kurg suo figlio!

Besk non ci vide più e cominciò a caricare, due goblin andarono sul mezzorco furono travolti, ma questi erano i migliori guerrieri di Ilkik e  quindi riuscirono a resistere alla carica e a contrattaccare. Un altro si mise davanti a Korleis e gli sferrò un colpo ma lo mancò, l'altro con la sua spada ferì Felicius ma fu subito colpito da una freccia lucente di Iago. Nella confusione della battaglia i compagni persero di vista Ilkik, che ogni tanto però spuntava fuori all'improvviso nella mischia sferrando qualche veloce colpo  per poi sparire di colpo. La stanza ogni tanto veniva illuminata da dei bagliori azzurri che con precisione andavano a colpire i goblin, l'energia usata  per questo tipo di magia era  molta però e Iago iniziava a sentirsi molto stanco; anche Elder però non riusciva a combinare gran che ormai con i suoi attacchi mentali. Ma ormai per i goblin era finita ed uno alla volta cominciarono a cadere al suolo. Ormai rimaneva solo Ilkik; e soprattutto Besk era sempre più arrabbiato e desideroso di riabbracciare suo figlio, era l'unico che non si sentiva stanco anzi, a questo punto era ancora più carico e pieno di adrenalina. Caricò verso Ilkik. L'impatto fu devastante, il goblin comunque era agile e riuscì a colpire qualche volta il mezzorco ma non c'era nulla da fare contro la furia di Besk e di li a poco anche per Ilkik scesero le tenebre!

Per un attimo nella stanza regnò il silenzio ma fu subito rotto dal pianto di un neonato, Besk corse da suo figlio e lo abbracciò.

Ce l'avevano fatta!, avevano aiutato Besk a ritrovare suo figlio ed avevano salvato anche il paese di Corm Orp dai continui attacchi dei goblin. Per un attimo la stanchezza sparì e si sentirono improvvisamente importanti ed orgogliosi di quello che avevano fatto.

Tornarono vittoriosi a Corm Orp e furono osannati dalla folla; Dundast, il sindaco, organizzò per la sera una grande festa di ringraziamento ed i compagni furono ben felici di abbandonarsi a danze birra  e racconti di combattimenti che diventavano sempre più ricchi di particolari per ogni bicchiere in più bevuto.

Besk ringrazio il gruppo a modo uso, donandogli l’arma più bella che avesse mai forgiato: una perfetta spada lunga, ben bilanciata , un capolavoro! Gli occhi di Korleis si illuminarono, poiché era l’unico ad usare quel tipo di arma. Il sindaco diede la ricompensa prevista al gruppo e così gli avventurieri ebbero ancora più motivi per festeggiare. A notte fonda finì quella lunga giornata di paura, coraggio, sorpresa, gioia e soddisfazione. A notte fonda finì la loro prima avventura.

La mattina seguente gli avventurieri partirono finalmente per Dantredun. Il viaggio a piedi sarebbe durato circa sei ore. Durante la camminata ognuno raccontò a grandi linee il motivo per cui era diretto a Dantredun, chi doveva cercare una persona in particolare, chi come Eliogaritmus doveva incontrarsi con i suoi fratelli o chi vedeva in quella grande città l'occasione per iniziare a vivere nuove entusiasmanti avventure. "Io sono cresciuto a Dantredun, è li che ho deciso di servire Pelor” disse Eliogaritmus "se avete bisogno di indicazioni posso aiutarvi io”.

Appena arrivati alle porte della città il chierico notò qualcosa di strano, c'erano più guardie rispetto a come si ricordava che sorvegliavano le porte d'ingresso, loro però entrarono senza problemi, dei normali controlli.

Seguirono subito Eliogaritmus che li portò al tempio dove aveva studiato per diventare sacerdote di Pelor, li i suoi amici chierici curarono Iago che aveva ancora qualche ferita ed il piccolo Felicius scoprì un grande giovamento dovuto ad un po' di tempo passato in preghiera.

Ormai era tardo pomeriggio decisero di trovare una locanda per mangiare qualcosa e poi riposarsi dopo la giornata di cammino. Eliogaritmus portò i suoi amici alla locanda del Boccale Bucato un posto, a sua memoria, abbastanza gradevole.

I compagni si accordarono con l'oste per una camera e poi ordinarono da mangiare.

"Oh finalmente delle facce nuove! Siete appena arrivati in città? Fatto buon viaggio?”.

"Si abbastanza, a piedi purtroppo!” disse Felicius” ma per fortuna non avevamo molta strada veniamo da Corm Orp. Ed ora finalmente eccoci qua in questa bella e grande città!”.

"Ti vedo entusiasta giovane Kender!”

"Oh puoi dirlo forte! Finalmente si aprono molte strade davanti ai miei occhi , molte possibilità, occasioni, avventure!!”

"Avventure, possibilità? Forse non hai ancora un'idea ben chiara di quello che farai!? O farete, ma siete avventurieri?”

"Certo!” Felicius si sentì quasi offeso.

"Oh si..lo si vede dal vostro...equipaggiamento. E a dire il vero conosco qualcuno che forse ha proprio bisogno di voi!” e detto questo si avvicinò ai compagni e gli indicò il nano che stava mangiando seduto al bancone.”Bene vado a prendervi da mangiare”.

"Chissà di quale aiuto avrà mai bisogno?! Comunque è meglio farsi certe domande con la pancia piena!” Tagliò corto Felicius.

Consumata la buona cena i compagni si consultarono e decisero poi di andare dal nano.

"Dobbiamo proprio?” chiese Korleis "Guardatelo! Rozzo, goffo, senza un minimo di eleganza nei movimenti, sarà ubriaco visti i cinque boccali di birra vuoti davanti a lui e.... o per tutti gli Dei! Si sta pulendo la bocca con la barba! Siete proprio sicuri?”.

Ormai però gli altri si erano già alzati e si stavano dirigendo verso il nano quindi Korleis sbuffando li seguì.

"Buonasera!” disse timidamente Eliogaritmus.

"Buonasera!” rispose il nano alzando lo sguardo con aria interrogativa e facendo volar fuori dalla bocca pezzi di cibo.

"L'oste ci ha detto che potrebbe aver bisogno di noi”

"Dipende da chi siete voi?”

"Siamo avventurieri !” rispose rapido Felicius

Il nano li squadrò bene tutti quanti

"E ve la cavate bene anche a difendervi?”

"Certo guarda qua!” il kender tirò fuori il suo coltello e fece qualche giochino "Che ne dici e tu come te la cavi?”

Il nano col suo grugno gli indicò l'ascia nanica al suo fianco e zittì il Kender.

"Si potrei aver bisogno di voi! La mia famiglia a Crossdel possiede una miniera d'argento dovrò portare qui a Dantredun un carico nei prossimi giorni ma ho bisogno di qualcuno che faccia da scorta perché sono solo io con i miei due fratelli e visto quello che si sente in giro ultimamente che le strade non sono molto sicure non vorrei rischiare di perdere il carico.

"Ho sentito racconti di mercanti che appena fuori dalla città sono stati attaccati da giganti! È per questo che ci sono più guardie in giro.”

I compagni accettarono tranne Elder che era più interessato a proseguire le ricerche per il suo psicocristallo e quindi salutò i compagni ed intraprese la sua ricerca.

"Dobbiamo partire il prima possibile domani o al massimo dopodomani posso darvi un giorno non di più! Ci vorranno due giorni per andare e due per tornare qui a Dantredun ”

"...e per quanto riguarda il nostro compenso ?”

"Beh posso offrirvi 120 monete a testa "

"Oh 120 a testa al giorni mi sembra una buona offerta!” disse sorridendo Felicius.

"Non ci siamo capiti piccolo Kender 120 di tutti i giorni!”

"Eh eh va bene dai abbiamo alcune cose da fare domani quindi possiamo partire dopodomani mattino”. Una volta presi gli accordi col nano Bal-Thork andarono a sistemarsi nella camera.

Assegnazione Bonus PE:
- Eliogaritmus X:
- Bal-Thork:
- Felicius:
- Iago: 20 (salvataggio Rugginofago)

Categoria: La storia | n° visite: 563 | Aggiunto da cavalotta | 16.01.2011 | Commenti (0)

Quatti quatti... (26.11.2010)
Con un ultimo sforzo Besk tirò fuori da quella maledetta trappola anche Jago, si stesero a terra e respirarono forte, Korleis grazie all'aiuto di Eliogaritmus si stava riprendendo ma questa volta se l'era vista davvero brutta! Non era ancora arrivato il momento di incontrare dal vivo Pelor.
"Non possiamo indugiare più di tanto qui nel corridoio” disse Felicius "o torniamo indietro nella stanza o proseguiamo. Come stai Korleis?”
"Adesso decisamente meglio grazie ad Eliogaritmus, sono in grado di camminare e possiamo proseguire”.
I compagni proseguirono lungo il corridoio facendo più attenzione questa volta a dove mettevano i piedi; il corridoio svoltava verso nord e dopo pochi metri terminava contro una porta chiusa.
Cercando di fare il minor rumore possibile Korleis aprì appena la porta e sbirciò. Dopo pochi secondi la richiuse e indietreggiò verso gli altri.
"La stanza è buia e non molto grande; sul lato sinistro c'è un' apertura: da li arriva una fioca luce che illumina leggermente  una gabbia, una piccola cella che c'è subito prima dell'apertura… sembra che dentro ci sia qualcuno, mi è sembrato di vedere una figura rannicchiata ma non vi so dire di più… c'è troppo buio, devo entrare per vedere meglio!”.
"Una cella con qualcuno dentro?!” ripeté  subito Besk  "Kurg figlio mio vengo subito a prenderti!”
"Aspetta Besk calmati! Non ho detto che si tratta di tuo figlio!”.
Besk ormai non ci sentiva più: stava perdendo il controllo, incominciava ad agitarsi e quel che è peggio è che stava incominciando a fare anche parecchio rumore.
Elder capì che ormai qualsiasi cosa gli avessero detto non sarebbe servito a nulla perché ormai non ascoltava più nessuno, aveva solo in testa l'immagine di suo figlio rinchiuso in quella cella e lui doveva entrare e liberarlo;  allora  Elder  si avvicinò  gli si mise davanti e lo fissò negli occhi con il suo sguardo penetrante e lo richiamò alla realtà "Fermati Besk! Calmati e non fare rumore! Non siamo sicuri che li dentro ci sia tuo figlio, ma siamo sicuri che qui vicino è pieno di goblin ed è per questo che dobbiamo fare meno rumore possibile e non compiere azioni avventate che potrebbero mettere in pericolo la nostra vita o quella di colui che è rinchiuso in quella cella, dobbiamo valutare bene le nostre azioni, adesso con calma  Korleis entrerà nella stanza e controllerà meglio chi c'è nella cella e se ci sono goblin nei dintorni”.
Besk rimase subito in silenzio ammaliato dalle parole di Elder, sembrava capire, si calmò e fece cenno di consenso con la testa;  poi si girò verso Korleis e lo osservò mentre di soppiatto si introduceva nella stanza.
Korleis fece un cenno con la testa verso Besk come per dirgli "bene bravo ed ora che siamo tutti più calmi possiamo agire!”, poi si girò e senza fare rumore aprì la porta e si infilò nella stanza.
L'elfo camminò in silenzio verso l'apertura che dava sull'altra stanza, si affacciò leggermente , vide un piccolo fuoco con attorno 3 goblin che dormivano, tirò un sospiro di sollievo e si diresse verso la cella. Man mano che si avvicinava la figura all'interno diventava sempre più leggibile, si trattava di una figura umana rannicchiata a terra . Korleis ebbe un piccolo sussulto quando avvicinatosi alla cella la figura fece uno scatto in piedi verso di lui. "Aiutami ti prego tirami fuori subito!”. Si trattava di un uomo di mezza , Korleis gli fece cenno di stare zitto perchè li vicino c'erano dei goblin, rassicurò l'uomo e poi tornò dai suoi compagni.
"Nella cella c'è un uomo mentre nella stanza accanto ci sono 3 goblin che dormono .”
"Possiamo sgozzarli nel sonno” suggerì Felicius.
"Si buona idea " rispose Korleis " tu, io e ...”
"Io, posso venire io!” intervenne Elder
"va bene, nel frattempo gli altri saranno pronti ad intervenire se va qualcosa storto”.
I tre silenziosamente entrarono nella stanza e si diressero verso i goblin, Elder fece un po' di rumore ma fortunatamente non si svegliarono, ognuno si scelse il suo obiettivo e si  posizionò col coltello pronto e dopo uno sguardo di conferma fecero scorrere la lama lungo il collo delle bestie. Si sentì lo schizzare veloce del sangue ed il grugnito soffocato dei goblin che dopo una frazione di secondo di lucidità sbarrarono i loro occhi e si abbandonarono alla morte. I tre si guardarono con un nuovo:  certo erano mostri orrendi ed andava fatto, ma mai nessuno di loro aveva ucciso così a sangue freddo, Korleis e Felicius erano visibilmente scossi in volto, solo Elder non lasciava trasparire nessuna emozione ma sicuramente qualcosa di forte stava succedendo nella sua psiche.
Perquisirono i corpi , trovarono qualche monete poi Korleis e Felicius andarono a chiamare gli altri  mentre Elder si fermò ad esaminare la stanza, si trattava di una specie di magazzino con alcune casse , ne aprì qualcuna .
Intanto tutti erano nell'altra stanza e Felicius con i suoi arnesi riuscì ad aprire la cella dove dentro si trovava imprigionato Muner, un mercante catturato parecchi giorni prima: era abbastanza debole ed affaticato, Eliogaritmus riuscì a dargli un po' di sollievo fisico e Muner stupito e felice si tranquillizzo e raccontò la sua storia.
"Sei triste perchè nella cella non c'era tuo figlio!” disse Elder a  Besk appena arrivato nella stanza, "ma non ti preoccupare lo troveremo, chissà magari quanti prigionieri ci sono ancora in queste grotte” Elder spostò lo sguardo verso gli altri senza dare la possibilità al mezz'orco di rispondere. <<......chissà per quanto riuscirò a farlo convinto...magari invece sarò anche fortunato...>> "Hei guardate cosa ho trovato nell'altra stanza” disse Elder facendo vedere agli altri un piccolo bauletto chiuso. "E' il mio bauletto delle monete!” disse Muner  "ma tenetele pure voi come segno di riconoscenza per avermi liberato!”. Il Kender però, quasi ancora prima che Muner parlasse, aveva già aperto il bauletto e messo al sicuro il contenuto nello zaino.
"Ehm bene! non so voi ma io ho decisamente fame” disse il piccoletto.
"Possiamo chiuderci dentro in questa stanza mangiare e riposare qualche ora, credo che ne abbiamo tutti bisogno!”.
Si chiusero nella stanza, mangiarono e riposarono per qualche ora.
Proseguirono per i corridoi della grotta fin che si trovarono davanti ad una porta socchiusa. Si poteva sentire chiaramente parlare all'interno ma con una strana cadenza: Eliogaritmus disse che qualcuno all'interno stava pronunciando parole di un incantesimo. Sbirciarono dalla porta e videro che all'interno c'erano tre goblin, quello che parlava vestito diversamente dagli altri con una tunica, si trattava di uno stregone goblin e gli altri due di fronte a lui che sembravano ricevere l'effetto di questo incantesimo.
La porta si aprì di colpo, una freccia azzurra attraversò la stanza ed andò a colpire lo stregone facendolo accasciare a terra. Si vide volare anche un'ascia ,quella di Besk , che andò a conficcarsi  nel petto di uno dei goblin. Uno alla volta entrarono nella stanza, Felicius si diresse veloce verso l'altro goblin che si trovava dietro ad una specie di altare. Il Kender col pugnale in mano prese la rincorsa saltò sull'altare e cercò di colpire il goblin mancandolo però;il mostro allora girò dietro l'altare e si diresse verso l'uscita cercando di passare inosservato dietro a Korleis e Besk .La puzza dei goblin è fastidiosa però sopratutto per un mezz'orco ed un elfo: i due si girarono e con furia abbatterono il mostro.
Nel frattempo però Elder dall'angolo della stanza cercò di attaccare lo stregone con i suoi poteri psionici , senza successo però: in quel momento lo stregone sbattè con forza il bastone a terra e si rialzò rinvigorito. Poi si girò verso i compagni e sprigionò verso di loro un cono un cono di gelo colpendoli e ferendoli. La risposta però fu micidiale e letale per il goblin, ora era solo ed i compagni erano molto arrabbiati .Gli attacchi furono devastanti, e per ultima una freccia luminosa abbattè il mostro.   
La stanza era piena di ampolle e i compagni ne individuarono solo un paio di interessanti grazie ad un incantesimo di Eliogaritmus, che permetteva al chierico di individuare gli oggetti magici presenti.
Raccolto il magico bottino, si prepararono a lasciare la stanza.
Assegnazione Bonus PE:
- Eliogaritmus X: 50/80 (cura prigioniero)
- Bal-Thork: 20/80 (mediazione Besk)
- Felicius: 15/80 (tattica)
- Iago: 15/80 (interpretazione - fiaccola)

Categoria: La storia | n° visite: 428 | Aggiunto da cavalotta | 26.11.2010 | Commenti (0)

Dentro la tana (08.11.2010)
Besk si diresse verso uno dei corpi dei goblin a terra ed estrasse dal petto della creatura la sua ascia, producendo un rumore simile a quello che potrebbe provocare un ramo staccato con forza da un albero.
Subito dopo lo scontro gli altri rimasero in silenzio per individuare rumori di eventuali creature, ma tutto era silenzioso. Ebbero così il tempo di osservare la stanza, e di notare che a nord vi era un apertura simile ad un tunnel, e a sud una porta di legno. Mentre Felicius e Jago sistemarono i corpi senza vita dei goblin attorno al fuoco, gli altri andarono vicino alle due aperture ad origliare per capire se ci fosse qualcuno ad attenderli dall’altra parte. Mentre l’apertura a nord non diede motivo di preoccupazioni, Korleis  riferì al gruppo che oltre la porta a sud aveva sentito un basso e regolare respiro… 
Mentre tutti si domandarono come procedere, Felicius chiese ad Elder :”ehy Elder, hai ancora quello specchio?” ed il giovane psionico rispose titubante "si…e lo vorrei conservare… ecco perché non ho nessuna intenzione di darlo a te” Il suo sorriso però tradì lo scherzo, e il kender allungo la mano verso Elder per ricevere lo specchio. Poi tirò fuori dal suo zaino una boccetta di olio ed inizio a cospargere dell’untuosa sostanza i cardini della porta, per evitare che potesse cigolare. Era un’azione da manuale nella mente del Kender, che aveva usato quella tecnica molte volte durante la sua vita : chissà come mai ma una porta chiusa celava nella sua mente fantastiche possibilità. 
Così si apprestò ad aprire la porta quel tanto che gli permettesse di infilarvi dentro lo specchio e vedere cosa ci fosse all’interno; trasalirono tutti quando la porta emise un basso rumore dovuto alla rozzezza e alla vecchiaia dei cardine, che neppure l’olio era riuscito ad eliminare. Il kender dopo alcuni secondi si fece forza e infilo lo specchio nell’apertura , notando subito che la stanza era illuminata e che una creatura stava fissando lo specchio. A quel punto Felicius improvvisò, scansando gli altri dall’apertura e spalancando la porta, per poi entrare nella stanza, fissare il goblin che era seduto su una panca e dirgli, con la voce più piagnucolosa che avesse mai fatto, nel tentativo di simulare un bambino piagnone: " Ti prego non uccidermi! Non uccidermi!”. Dopo quella recita lasciò la stanza di corsa facendo segno ai suoi compagni di nascondersi, e si mise carponi in mezzo alla stanza precedente piagnucolando e gemendo, nel tentativo di attirare la sadica creatura.
Per fortuna lo stratagemma funzionò, e non appena il goblin mise fuori la testa dalla porta, i compagni si avventarono su di lui mozzandolo in varie parti del corpo, donandogli quello che non gli spettava : una morte rapida.
Perquisendo la nuova stanza, i compagni trovarono un pugnale stranamente bello per essere in mano a delle simili creature: chissà a chi l’avevano rubato. Eliogaritmus chiese a Korleis di vedere il pugnale, dopodiché lo fece sparire sotto le sue vesti.
Nella stanza c’erano dei pagliericci dove probabilmente i goblin dormivano, e tre carri da miniera, che vennero usati per nasconderci sotto i corpi dei 4 goblin. Un’apertura a nord portò il gruppo in un corridoio buio e maleodorante. Camminando Korleis  per poco non venne infilzato da una freccia uscita da un foro nella parete: aveva infatti pestato una trappola celata da un sasso, ma grazie ai suoi riflessi riuscì ad abbassarsi scampando il pericolo. Proseguirono fino ad una svolta a 90°, e Korleis in testa sbirciò oltre l’angolo in quella che sembrava una semplice stanza poco illuminata: osservando meglio notò però un piede che sbucava da dietro ad un tavolone rovesciato…. qualcuno li stava aspettando! Avvisati gli altri, subito l’elfo si nascose nelle ombre del tunnel poco illuminato e sgusciò nella stanza, arrivando proprio vicino alle due creature che attendevano nascoste dietro all’improvvisato riparo.  Anche gli altri entrarono nella stanza fermandosi a debita distanza dal tavolo, tutti a parte Elder che invece scattò proprio accanto ad esso e a Felicius che rimase nel corridoio per assicurarsi che nessuno giungesse alle loro spalle. D’un tratto le creature fecero per attaccare il gruppo. Korleis saltò alle spalle della prima ferendola a morte, e Besk corse contro il tavolo travolgendo tutti quelli che vi erano nascosti dietro. Lo scontro durò poco, e nessuno fu ferito, a parte il tavolo e i due goblin.
Un altro corridoio proseguiva a nord,  e per poco il kender non ci rimise le penne: per fortuna all’ultimo secondo evitò di calpestare una pietra che nascondeva una trappola … l’ennesima trappola!
Segnalato il pericolo agli altri, proseguirono fino a quando non sentirono degli ululati: il kender e l’elfo procedettero furtivamente fino all’imboccatura della stanza, dove videro un goblin che nutriva 4 lupi rinchiusi in alcune gabbie di ferro. I due si scambiarono uno sguardo d’intesa, e subito attaccarono la creatura ignara della loro presenza: il pugnale scagliato dal kender mancò il bersaglio di poco, e così le spade dell’elfo. La creatura scappò verso l’altra estremità delle gabbie e ne apri due: due lupi ringhianti uscirono al comando del goblin, ma per fortuna tutto il gruppo si riunì nella stanza pronto al combattimento! Solo Felicius, disarmato e spaventato da quelle  orribili creature pelose, pensò di restare nelle retro file  per trovare un modo di essere utile senza restarci secco. 
Dopo un duro combattimento, riuscirono ad avere la meglio sui nemici, anche se riportarono delle gravi ferite dovute ai morsi delle belve: per fortuna la magia di Eliogaritmus portava sempre sollievo in questi casi, così come quella di Jago nel combattimento. 
Usciti da quella stanza, entrarono nella successiva e li trovarono due goblin ad attenderli: questi, invece di combattere, preferirono scappare a gambe levate lungo un altro corridoio: di reazione, i nostri gli corsero dietro. In testa alla fila c'era Korleis seguivano Jago  Eliogaritmus  Felicius e più indietro Elder e Besk. Elder si soffermò nella stanza ed esaminò una cassa sulla quale erano seduti proprio i due goblin, la aprì velocemente e all'interno vi trovò una piccola scatola con dentro fogli inchiostro e pennino se la mise nello zaino e poi riprese l'inseguimento. I goblin imboccarono  l'apertura sul lato est della stanza e proseguirono veloci lungo il corridoio che dopo pochi metri svoltava in una curva ad esse prima a sud e poi verso nord. Prima di svoltare Jago riuscì a sprigionare dalle sue dita un dardo lucente che andò a colpire in pieno il goblin. Il giovane mago voleva  abbattere anche l'altro ma incominciava a sentirsi debole e sicuro di non riuscire a effettuare un altro attacco magico. Appena uscito dalla curva Jago dovette bloccarsi di colpo perché vide Korleis poco più avanti precipitare in una trappola. Si fermò all'improvviso rischiando per poco di cadere anche lui nelle trappola. Guardò di sotto e vide Korleis steso a terra che non dava segni di vita, alzò lo sguardo ed incrociò quello del goblin che ghignava divertito. Ad un certo punto il goblin si fece serio tutto di colpo Jago si girò indietro e vide Eliogaritmus con le mani alzati che deciso diceva, anzi, ordinava al mostro "vieni verso di me!”. Il goblin senza opporre resistenza cominciò a camminare e dopo pochi passi precipitò anche lui nella trappola schiantandosi.
"Ben fatto”, si congratulò Jago "... Korleis! Dobbiamo tirarlo su subito!”.
I due chiamarono l'elfo ma non dava nessun segno,non rispondeva e non si muoveva. Nel frattempo arrivarono anche gli altri. Jago aveva una corda e si fece calare nel buco da Besk. Korleis era ancora vivo, con delle bende cercò di medicare le ferite ma le capacità di Jago nel pronto soccorso non erano delle migliori e finì per sprecare un sacco di bende per fasciare Korleis in parti addirittura sane. "Adesso lego Korleis alla corda poi tiralo su Besk, così Eliogaritmus potrà aiutarlo”.
Sarà stata la scomoda posizione o l'agitazione ma Jago dovette riprovare più volte a legare l'elfo perchè si accorse che se Besk l'avesse tirato su così l'avrebbe di certo impiccato!
Finalmente Jago ci riuscì e Korleis fu messo in salvo.  
Assegnazione Bonus PE:
- Eliogaritmus X: 15/80 - resa pg (cure)
- Bal-Thork: 10/80 - resa pg
- Felicius: 40/80 - resa del pg - (fuga)
- Iago: 10/80 - resa pg (uso fiamma) allinemento (bende)

Categoria: La storia | n° visite: 423 | Aggiunto da cavalotta | 08.11.2010 | Commenti (0)

Un ripensamento (18.10.2010)

Corsero verso l'ultimo goblin ucciso, o almeno chi riusciva a farlo. Elder era ancora steso a terra,si stava riprendendo rapidamente però grazie all'aiuto di Pelor richiesto dalle preghiere di Eliogaritmus e dopo qualche minuto si alzò per raggiungere gli altri. Korleis arrivò anche lui di corsa ma appena fermatosi stramazzò al suolo. Il chierico lo raggiunse subito, notò che l'elfo era coperto di piccole ferite ma il suo sguardo si soffermò su un profondo taglio che aveva vicino alla spalla. Eliogaritmus si mise a pregare Pelor ancora una volta perchè aiutasse il giovane elfo.

Di li a poco si ritrovarono tutti quanti e anche Korleis sembrava riprendersi.

" Che spavento! Forse è il caso che torniamo indietro” disse timidamente il minatore.

"Tornare indietro? Non starai mica scherzando?” ribattè Elder ”dobbiamo trovare la grotta è per questo che ci hai accompagnati! Se troveremo altri goblin faranno la stessa fine dei loro amici.”

"Beh ...però siamo a metà strada ancora chissà quanti ne potremo trovare e poi insomma non mi sembrate in condizione di poter affrontare ancora un combattimento” il minatore timidamente espose i suoi dubbi al gruppo .

"Io mi sento abbastanza indebolito” intervenne Iago "usare questo tipo di magia stanca molto; anche Korleis francamente credo non sia in grado di affrontare un altro combattimento ha bisogno di riposo ed anche tu Elder, hai subìto un duro colpo”.

"Si forse è proprio il caso che torniamo indietro, per oggi è stato anche troppo!” ribattè Felicius stranamente serio e con un triste tono di voce, aveva preso proprio un gran spavento da quel combattimento, sembrava un altra persona non il solito Kender vivace ed euforico.

Anche gli altri uno alla volta si dissero favorevoli a tornare indietro, l'unico contrario era Elder. Si, aveva subito un duro colpo ma a quello non ci dava bado , continuava a ripensare a cosa era riuscito a fare, abbattere un goblin con un solo pensiero, un colpo mentale così devastante per il mostro e allo stesso tempo gratificante per se stesso, che non vedeva l'ora di rifarlo; ma il rifiuto degli altri di continuare lo fece riflettere e ritornare alla realtà, incominciava a sentire il dolore della lancia che l'aveva colpito e a vedere gli effetti dei colpi subiti dagli altri sia fisicamente che psicologicamente.

"Caspita, se questo è l'inizio non oso immaginare il resto" pensò Elder tra sè e sè. Dopo una lunga discussione il gruppo decise che non valeva la pena affrontare in quel momento, feriti e senza le armi adeguate, i pericoli di una tana di goblin e che sarebbe stato meglio riposarsi e riprovare il giorno successivo. Dopotutto per alcuni era il primo e vero combattimento che affrontavano. Inoltre si resero conto che il minatore non poteva dare un vero supporto al gruppo….anzi era stato proprio lui ad attirare i goblin gridando alla loro vista… un rischio che non potevano permettersi se volevano entrare nella loro tana. Deciserò così di trovare qualcun'altro. Ed Elder aveva già un'idea.

Portartono i corpi dei goblin al villaggio per bruciarli e non lasciare alcuna traccia dello scontro avvenuto nella foresta.

Appena arrivati al villaggio si diressero tutti ad uno dei focolari pubblici, mentre Elder andò verso la capanna di Besk per parlargli. 

"Ciao Besk", disse entrando Elder.

"Cosa fare tu qui" rispose Besk spaesato. "Dovete cercare mio figlio!"

"Si, si tranquillo. Abbiamo ucciso dei goblin nei boschi e siamo tornati al villaggio per riposarci e bruciare i loro cadaveri". 

"Inoltre" continuò "volevo informarti di una cosa. Siamo oramai sicuri che tuo figlio è stato rapito dai Goblin". Elder cercò di mantenere la calma e controllare con la mente tutte le reazioni involontarie che sentiva scatenarsi nel suo corpo. <<Calmati...>> pensava mentre parlava <<...calmati e guardalo negli occhi. Non fargli capire che hai paura. Mantieni le spalle e la testa alta. Gesticola per dare sicurezza alle tue affermazioni>>. Elder sapeva che mentire era un'arte mentale e quindi lui doveva riuscirci.

Si prese qualche secondo e poi ricominciò a parlare.

"E' stato sicuramente rapito dai goblin. Non sappiamo se è ancora vivo, ma di sicuro ogni giorno che passa le probabilità di ritrovarlo sono sempre minori". 

Notò subito come la rabbia salì presto in Besk. Il suo respiro si faceva affannoso e i suoi denti iniziavano a stringersi.

<<Bene. Ora devi cercare di portarlo sulla tua strada. Devi convogliare la sua rabbia per fargli fare quello che vuoi.>>

Besk inizio a dire qualcosa, ma Elder lo anticipò: "Esiste solo un modo per salvarlo. Entrare nella loro tana e trovarlo. Ma abbiamo bisogno di te, della tua forza. So che ci hai detto che non combatti, ma qui è in gioco la vita di tuo figlio. Ti prego di ripensarci".

Besk cambiò subito espressione. La sua faccia si fece triste e la calma piano piano affievoli.

"Io non posso...ho fatto la promessa..."

Le sue parole uscivano piano piano.

"L’ho promesso a Kurg..."

"Lo so Besk", disse Elder, "ma una promessa non può avere più valore della vita di tuo figlio. Se verrai con noi ti prometto che salveremo tuo figlio".

<<Ecco,>>, pensò tra se e se <<ora mi sono proprio fregato. Speriamo di trovarlo altrimenti la mia vita è finita.>>

Dopo qualche istante Besk grugni in segno di assenso, anche se dai sui occhi trapelava un qualche dolore che forse nessuno tranne lui poteva capire.

L'appuntamento fu fissato per il giorno dopo. Besk si sarebbe fatto trovare pronto, vestito e armato di quegli oggetti che aveva promesso di non indossare mai più.

Gli altri, dopo aver bruciato i corpi, erano andati da Dundast a riferire dei goblin ma non avevano riscontrato gran interesse… che strano gnomo quel sindaco.

Tornando videro Elder che veniva loro incontro.

"C'è una buona notizia! Domani Besk verrà con noi; saremo sicuramente più fortunati di oggi con un combattente come lui!”

"Ma ...bene! Come hai fatto a convincerlo ?” domando Jago meravigliato.

"Gli ho semplicemente detto che là dentro c'è suo figlio!”

"Ma questo tu non lo sai!”intervenne Eliogaritmus "gli hai mentito e se non fosse vero ?”

"Beh a questo punto speriamo che lo sia! E poi da che pulpito viene la predica, prete? Abbiamo visto tutti come hai approfittato spudoratamente di quel minatore… anche se devo ammettere che è strato utile… ma un po’ di tatto in più magari… Comunque, è' meglio se andiamo a riposarci adesso dobbiamo recuperare le forze per domani”.

Il mattino seguente i compagni andarono da Besk all’alba, some stabilito: lui era già li in strada che li aspettava, con un enorme spada a due mani che non sfigurava tra le sue mani, e indossando una cotta di maglia che lo rendeva veramente imponente: tutti pensarono che doveva essere stato davvero un gran guerriero in tempi passati. Camminando verso di lui Elder percepiva i suoi pensieri e sentimenti, si sentì quindi in obbligo di scambiare due parole con lui per convincerlo che quello che stava facendo fosse giusto, e così i 6 si inoltrarono nel bosco. Camminarono per circa mezzora quando arrivarono al punto della battaglia del giorno precedente, poi proseguirono per la stessa direzione come aveva detto il minatore e dopo circa venti minuti Felicius che era un po' più avanti rispetto agli altri fermò il gruppo.

"Ci siamo, c'è una piccola radura e più avanti c'è l'ingresso di una grotta, sembra proprio quella descritta dal minatore.”

Si misero tutti al limite del bosco ed osservarono la grotta . L'entrata sembrava, per come disposte le rocce, creata da un'esplosione avvenuta all'interno, e in quel momento gli tornarono alla mente i racconti del minatore il quale diceva che molti anni fa c'era uno gnomo che appunto faceva strani esperimenti con una polvere nera esplosiva.

Dopo aver osservato per alcuni minuti l’area circostante, il gruppo decise di mandare Korleis in avanscoperta all'interno della grotta e dopo qualche minuto qusti tornò riferendo agli altri che appena entrato si era trovato in un corridoio lungo circa otto metri e non aveva incontrato nessun goblin: i compagni si decisero quindi ad entrare.

Appena entrati notarono che la visibilità era abbastanza scarsa quasi nulla già dopo qualche metro , decisero di accendere una torcia. Davanti a loro si trovarono un corridoio come aveva detto Korleis, era tutto scavato nella roccia in maniera abbastanza grossolana e di fronte vi era un'apertura che portava ad un'altra stanza. Il gruppo proseguì con Korleis a capo della fila: la sua vista da elfo era la più efficace con quella luce. Appena superata l'apertura la stanza si sviluppava sulla destra Korleis sbirciò dietro l'angolo e di colpo fece cenno agli altri di bloccarsi e far silenzio. Tornarono un po' indietro, "Ci sono tre goblin” disse l’elfo "sono infondo alla stanza e girati di spalle per fortuna, credo stiano mangiando … sono attorno ad un fuoco”.

Il gruppo decise di agire in maniera furtiva: Korleis e Felicius avrebbero dovuto arrivare di soppiatto alle spalle di due dei tre goblin presenti ed attendere che Elder usasse il suo potere per mettere fuori combattimento il terzo, dando così il via anche agli altri due per elimanere le due sentinelle. Sembrava un buon piano…fino a quando Felicius non sperimentò personalmente che un armatura di cuoio può essere più resistente del previsto: il suo pugnale non riuscì a penetrare l’armatura del goblin, che subitosi alzò in piedi ed incalzò il kender. Come se ciò non bastasse anche Elder fallì il suo attacco mentale: per fortuna dalle retrovie del gruppo, un ascia roteò fino al petto di uno dei goblin, scagliandolo per terra morente. Visto che Korleis era riuscito ad abbattere il suo nemico, ora ne rimaneva solo uno. La situazione era precaria, dovevano agire in fretta perché non potevano correre il rischio di essere scoperti. Ancora una volta fu Jago a risolvere la situazione, facendo scaturire quella magica freccia dalle sue dita…e tutti tirarono un sospiro di solievo quando anche l’ultima creatura si accasciò al suolo.  

Assegnazione Bonus PE:
- Eliogaritmus X: 70 / 120
- Bal-Thork: 80 / 120 (classe e razza)
- Felicius: 70 / 120
- Iago: 70 / 120

Categoria: La storia | n° visite: 434 | Aggiunto da cavalotta | 18.10.2010 | Commenti (0)

I 5  avventurieri sono tutti lì davanti a Besk, ognuno dentro di se si chiede cosa fare ma in realtà sanno già quale sarà la loro risposta: accettare di aiutare Besk , in fondo cos’altro possono fare? si ritrovano improvvisamente senza soldi senza le loro armi ed oggetti!
Certo avevano sicuramente tutti degli altri programmi invece di unirsi a persone mai viste prima per questo compito assurdo di aiutare un mezz'orco, ma infondo per Eliogaritmus sarebbe stata una bella occasione per manifestare al suo Dio Pelor la sua vocazione, per Korleis la possibilità di vivere la sua prima vera avventura, magari perché no, di fare un po' di pratica con la spada, per Elder e Iago di manifestare le loro doti naturali e acquisite con intensi studi e per Felicius … beh per un Kender vivace solo il fatto di vivere una nuova esperienza è un buon motivo. 
I 5 si diressero quindi verso la casa del governatore per avere maggiori informazioni.
Vennero accolti da una giovane Kender che li accompagnò poi da Dundast il governatore.
Arrivati nell'ufficio videro con stupore che il governatore era uno gnomo seduto davanti ad una grande scrivania con vicino molte sedie di dimensioni diverse, segno che gente di razze diverse sono soliti fare visita a Dundast.
I 5 raccontarono della loro disavventura della nottata precedente,dell'incontro con Besk e della loro decisione di aiutarlo a ritrovare suo figlio ma in realtà non ottennero molte informazioni da Dundast    anzi: il governatore chiese alla compagnia di aiutarli a sconfiggere una banda di goblin che spesso fanno loro visita rubando e depredando, offrendo loro  200 mo come ricompensa.
"Goblin, non ne ho mai visti io! come sono fatti?” chiese curioso Felicius.
"Penso che la maggior parte di noi non ne ha mai visto, solo racconti....”
"Io ne ho visto uno!” intervenne Korleis "esseri spregevoli, per loro fortuna non hanno avuto il piacere di conoscere la mia spada!”
"Si si  perchè te la sei data a gambe appena l'hai visto eh eh”  scoppiò a ridere Felicius.
"Magari sono stati i goblin a rapire il figlio di Besk, e comunque 200 mo ci farebbero davvero comodo visto che questa notte ci hanno portato via tutto. Io ci proverei!”
"I goblin di solito arrivano di notte” intervenne Dundast "nessuno di noi ha mai visto da dove arrivano perchè siamo tutti a letto. L'unico che potrebbe averli visti è sicuramente Spazzola, lui si li ha sicuramente visti!perchè sta fino a tarda notte a spazzare e ripulire le strada del paese, chiedete a lui ,ma state attenti è un  tipo un po'  svitato! Oppure chiedete ai minatori sicuramente hanno visto qualche goblin nelle grotte a nord di Corm Orp. Buona fortuna !”.
I 5 salutarono  Dundast e si misero a girare per il paese in cerca di Spazzola e lo trovarono intento a ripulire le strade. Avvicinandosi si accorsero che stava parlando da solo, anzi non da solo con la sua scopa!. "Oh brava spazzola come pulisci tu non c'è nessuno! non ti preoccupare che sei la migliore non ti cambierò con nessun altra, adesso porta pazienza ancora un po' che siamo quasi arrivati alla fine della via”.
"Buongiorno signor spazzola”
"Oh eh buongiorno buongiorno”
"Possiamo farle alcune domande?”
"Oh si certo”
"Abbiamo sentito che ogni tanto ci sono degli attacchi di goblin volevamo sapere se lei ha visto qualcosa ?”
"Goblin?”
"Si goblin mostri bestie ...”
"Ah si io vedere sempre bestie la sera quando spazzolo anche spazzola li vede”
"Spazzola?”
"Si spazzola, lei la mia spazzola ultima volta li ha visto lei perchè a volte spazzolo io a volte lei. Lei ultima volta visto mostri, mostri dentro mostri fuori mostri dappertutto. Ieri sera io spazzolavo fuori vicino cavallo poi io riposato e lei spazzolato e visto bestie dappertutto bestie dentro bestie fuori...”
"Si si....  scusi ma ci sono delle grotte qui a nord dove potrebbero esserci goblin?”
"Goblin?”
"Si goblin i mostri !”
"Ah si pieno di mostri! Mostri dentro mostri fuori mostri dappertutto” e chinata la testa Spazzola continuò a spazzolare.
"Eh eh, questo è proprio svitato!!”disse Felicius sorridendo rivolto verso Elder.
"C'è poco da ridere Kender! Ho quasi il dubbio che ci prenda in giro”. Elder si concentrò cercando di entrare nella mente di Spazzola infondendo in lui un grande senso di fiducia nei confronti dei 5 compagni, spronandolo mentalmente a fidarsi ed a raccontare tutto quello che sapeva ma con sua grande sorpresa si trovò davanti un vuoto una strana sensazione mai provata prima. Di solito se non si riesce nell'intento lo percepisce nettamente poiché il sente dall'altra parte il potere e la forza mentale che lo respingono,  ma in questo caso il vuoto totale, o forse il caos più completo.
Spazzola continuava con i suoi discorsi di mostri dentro mostri fuori e mostri dappertutto tanto è che i compagni si stufarono e decisero di andarsene.
Elder fece avanzare gli altri, rimase indietro e  si mise in disparte per osservare Spazzola e cercare di dare una risposta ad un dubbio che l'aveva assalito, quel vuoto che aveva trovato nella sua mente una sensazione così tanto strana da chiedersi se anche Spazzola fosse un Elan. Un altro tentativo di insidiarsi psionicamente quindi, un accurato esame mentale fece però sospirare Elder quasi di delusione "ha ragione il Kender, questo qui è proprio svitato!”.
Ormai era  mezzogiorno ed i compagni si diressero verso la locanda per mangiare qualcosa.
Già da  fuori la porta si sentiva un forte vociare, erano tutti i minatori che stavano facendo la pausa pranzo i compagni allora decisero di fare un giro per i tavoli a chiedere un po' di informazioni. Felicius prese un po' di birre e si diresse ad un tavolo con tutti Kender minatori ed offrendo loro da bere chiese alcune informazioni sui goblin ma non fu molto fortunato perchè non sentì nulla di interessante e di nuovo. A Korleis andò pure peggio perchè si soffermò ad un tavolo di umani ai quali però non stavano molto simpatici gli elfi. Elder provò a chiedere informazioni a Kildir ma con la locanda piena era veramente indaffarato e non aveva tempo di chiacchierare. Korlei riuscì solo a litigare con gli umani poiché fece trapelare dalla sue parole la sua innata convinzione di essere migliore di loro in quanto elfo. A Iago e Eliogaritmus andò decisamente meglio riuscirono a trovare  un fedele di Pelor che sotto richiesta di Eliogaritmus si offrì di accompagnarli il giorno seguente in alcune grotte a nord dove era quasi certo di trovare dei goblin. Si offrì  di accompagnarli...., diciamo che si sentì più che altro  costretto, visto che comunque in quanto fedele aveva  paura di un'eventuale castigo di Pelor nei suoi confronti se si fosse rifiutato di aiutare un suo sacerdote. Ed il "buon” Eliogaritmus non ci pensò due volte ad approfittare di questa sua disponibilità.
Al mattino seguente  i 5 passarono da Besk per ritirare le armi che gli aveva preparato e poi si diressero verso la locanda quando videro venire loro incontro il minatore che li avrebbe accompagnati nella caccia agli orchi. Il suo passo era svogliato e non molto sicuro trascinava una vecchia spada e non era molto convinto di quello che stava per fare.
"Buongiorno sono felice di vedere che sei effettivamente venuto per questo difficile compito”
"Buongiorno anche a voi, beh ho dato la mia parola che sarei venuto ad un sacerdote di Pelor non posso tirarmi indietro adesso anche se l'idea di andare a caccia di goblin non mi aggrada molto”.
"Non ti preoccupare” intervenne Eliogaritmus "ci sarà Pelor  a proteggerti  e poi tu dovrai solo portaci alla grotta dove dici di aver visto dei goblin”.
S'incamminarono e ogni tanto parlavano col minatore .”Voglio condurvi alla vecchia miniera di Darcol. E' abbandonata da molti anni, non si scava più li. Ci sono vecchie storie sui goblin di quella miniera ricordo che me le raccontavano da piccolo”.
I 6 compagni erano ormai usciti da tempo dal paese, la vegetazione cominciava ad infittirsi ai loro fianchi  ma continuavano a camminare abbastanza agilmente seguendo un piccolo sentiero a volte interrotto da alberi abbattuti. Dopo quasi un'ora di cammino il sentiero era sparito quasi del tutto, Felicius decise di andare in avanscoperta, dietro di lui a breve distanza, tanto da tenere sott'occhio il Kender, seguiva Korleis e infondo Iago, Elder, Eliogaritmus ed il minatore. Dopo circa 5 minuti Felicius di colpo si bloccò e fece cenno agli altri di non fare rumore ed abbassarsi.
Aveva sentito qualcosa ma non capiva , dei piccoli rumori in lontananza, che sembravano aumentare sempre più, un attimo dopo il fruscio delle foglio si fece più forte e all'improvviso Felicius vide passare davanti a se e proseguire verso il suo lato sinistro, un cinghiale, non molto grande per la verità ma prese comunque paura. Subito dopo però senti altri rumori e girandosi verso destra notò 3 goblin lanciati all'inseguimento del cinghiale. I goblin non videro Felicius fortunatamente e proseguirono con l'inseguimento. Il cinghiale continuava a correre, passò di fianco a Korleis e lo superò e così anche i goblin, ma quando si avvicinò agli altri del gruppo il minatore impaurito lanciò un grido. Elder si lanciò sul minatore per stenderlo a terra e dirgli di non fare rumore ma ormai i goblin avevano sentito , lasciarono andare il cinghiale, si bloccarono , si guardarono tra loro e con un cenno d'intesa si diressero verso i compagni.
Eliogaritmus era un po' più avanti rispetto agli altri , il goblin si stava dirigendo verso di lui quando  notò Elder arrivare da dietro e spostarsi sulla sua destra, si girò d'istinto e vide Elder fissare il goblin con uno sguardo agghiacciante, un secondo dopo sentì il tonfo del mostro precipitato a terra. Eliogaritmus rimase sbalordito, anche Elder non credeva ai suoi occhi, aveva provato altre volte ma non aveva mai ottenuto un risultato così devastante, aveva sentito nettamente scatenarsi l'energia mentale dalla sua psiche e insediarsi nei sentieri mentali del goblin fino a raggiungere i suoi punti vitali e neutralizzarli. Ora gli tornavano in mente tutti i discorsi del suo creatore ma questo suo abbandonarsi a sentimenti particolari e  ricordi non gli fece notare che l'altro goblin aveva appena scagliato una lancia verso di lui, improvvisamente i ricordi svanirono e venne chiamato alla realtà da un dolore lancinante fortissimo che lo costrinse ad accasciarsi al suolo.
Eliogaritmus d'istinto si chinò verso Elder invocando l'aiuto di Pelor per alleviare le sue ferite non notando che il goblin gli si stava avvicinando. Il piccolo mostro però non aveva fatto conto del giovane mago che stava ancora li nascosto tra le foglie. Improvvisamente Iago si alzò in piedi e protese le mani verso il goblin, sprigionò un bagliore azzurro che veloce e perforante come una freccia andò a colpire in pieno il mostro. In quel momento  era arrivato anche Korleis con la sua spada e con un paio di fendenti atterrò il goblin. Fin che succedeva tutto questo Felicius, che era più avanti rispetto agli altri, tornò indietro cercando di fare meno rumore possibile dirigendosi verso il terzo goblin che era rimasto in posizione più arretrata rispetto ai suoi amici. Ormai  gli era alle spalle, tirò fuori il suo coltellino e cercò di colpirlo , cercò, perchè vuoi per la difficoltà di muoversi tra la vegetazione e un po' di paura per questo essere che non aveva mai visto, lo mancò clamorosamente. Fortunatamente per il kender il goblin non si accorse di nulla, in quel preciso momento era impegnato a vedere il suo secondo amico cadere al suolo morto. Nel suo essere piccolo mostriciattolo codardo il mostro pensò bene di bloccarsi e scappare ma appena girato vide Felicius   davanti a sé col pugnale puntato. Questa volta il kender però non sbagliò il colpo e affondò il pugnale nella pellaccia del mostro. Il pugnale di Felicius però era di modeste dimensioni ed il goblin riuscì a svincolarsi e a scappare.
"Dobbiamo fermarlo! Non deve raggiungere gli altri” urlò  Felicius. Tutti iniziarono allora a tirare ogni cosa che avevano contro la creatura che fuggiva a gambe levate nella boscaglia. Perfino il minatore tirò fuori la sua fionda ed incominciò a tirar sassate al goblin, riuscendo perfino a colpirlo e a rallentarlo un po'. Fu però l’ennesimo bagliore azzurro scaturitò dalle mani di Jago ad atterrare definitivamente il mostro. 
Assegnazione Bonus PE:
- Eliogaritmus X: 40 / 140 (metagaming = 30 + uso della classe = 10)
- Bal-Thork: 40 / 140 (metagaming = 30 + uso della classe = 10)
- Felicius: 70 / 140 (metagaming = 30 + resa del personaggio = 20 + uso della classe = 20)
- Iago: 50 / 140 (metagaming = 30 + uso della classe = 20)

Categoria: La storia | n° visite: 435 | Aggiunto da cavalotta | 18.10.2010 | Commenti (0)

State sobbalzando su una carrozza. 
I cavalli nitriscono e ansimano, mentre il cocchiere li frusta.
Sta calando il buio e mancano ancora parecchi chilometri a Dantredun. Fuori dalla carrozza le nuvole corrono veloci e in lontananza vedete dei fulmini che squarciando il cielo. 
Oramai sono parecchie ore che state viaggiando e non vedete l'ora di posare i piedi sulla terraferma. Questo viaggio è iniziato male e sta proseguendo peggio. È da quando siete partiti che pensate che la carrozza su cui siete e fatta per quattro persone, eppure il cocchiere vi ha assicurato che in sei sareste stati tranquilli. Doveva essere un viaggio tranquillo, quasi una passeggiata, invece è successo tutto quello che poteva succedere. Appena partiti siete partiti siete stati fermati da un gruppo di guardie  dell'Arcibarone che ha voluto sapere dove vi state dirigendo, perché e ovviamente vi ha fatto pagare una tassa che sapete non esistere. Dopo qualche si è rotta una ruota della carrozza e avete perso un sacco di tempo. Dopo un cavallo aveva bisogno di riposare. Poi l'altro. Insomma, il breve viaggio tranquillo che speravate di fare è diventata una corsa contro il tempo. 
E poi, se questo non bastasse, avete dovuto condividere questo viaggio con queste persone alquanto strane: un bambino (o qualcosa di simile) rosso e lentigginoso, un omone che da quando siete partiti non fa altro che stringere il suo simbolo sacro e balbettare qualche preghiera, un elfo raccoglitore di funghi, un omino mezzo scemo che sembra perso nei suoi pensieri, un altro tizio che sembra un topo di biblioteca e un nano con la barba più lunga del suo corpo. 
È da quando siete partiti che vi osservate m nessuno ha ancora detto nulla, se non qualche imprecazione per gli svariati incidenti. Tanto sapete che una volta arrivati a Dantredun per ognuno di voi inizierà una nuova vita. 

Oramai fuori e calata la notte. Sapete che non è per nulla consigliato viaggiare di notte per queste strade: predoni, mostri e pazzi sono dietro ad ogni roccia e albero e non aspettano altro che di trovarvi impreparati... o almeno così è quello che credete.

I cavalli nitriscono furiosamente e la carrozza di ferma di colpa. Istintivamente ognuno di voi mette la sua mano sull'arma che porta con se e osservate attentamente il finestrino.

...per un attimo cala il silenzio...

"Porcaccia!" 
D'un tratto vedete la testa del cocchiere sbucare dal finestrino e col la sua voce stridula vi dice "...non arriveremo mai oggi a Dantredun. È meglio che ci fermiamo in un villaggio qui vicino che conosco, dove troveremo sicuramente un letto e un buon pasto. Spero che siate tutti d'accordo...anche perché...insomma...non mi sentirei molto al sicuro con voi. Sembrate avventurieri o quantomeno aspiranti tali. Beh, va bene...ok...ripartiamo. Tra dieci minuti arriveremo a Corm Orp.”
Il tempo di risaltare su e i cavalli ripartono prendendo una piccola strada secondaria.

Sarà forse la consapevolezza di essere quasi arrivati che spinge Felicius a parlare. Anche se un po' restii gli altri si uniscono alla breve e banale discussione che però serve a distendere gli animi.

Qualche minuto dopo arrivate al paese. Il sole è ormai scomparso e inizia a scendere una leggera pioggia. Il cocchiere vi invita a scendere e a scaricare le vostre cose e vi suggerisce di andare alla locanda il Pavone Ridente, mentre lui porta il cavallo e la carrozza in una stalla.

Raggiunta la locanda siete accolti da simpatico locandiere che per qualche moneta d'argento vi offre un pasto e un letto. Rasdal, l'affamato nano che è con voi, dopo essersi strafogato di pollo vi offre da bere e così a stomaco pieno vi presentate e scambiate una piacevole discussione prima di andare a dormire.

"MALEDETTI!!!”
Una voce stridula vi sveglia e sentite un gran mal di testa. A svegliarvi è il cocchiere che entra nella vostra stanza uralndo e correndo tra i letti. 
"MALEDETTI!!! SIETE DEI LADRI VIGLIACCHI E SPREGIEVOLI”
Ci mettete qualche minuto a capire cosa sta succedendo ma sembra proprio che ce l'abbia con voi!
Appena cercate di alzarvi sentite i muscoli cedere e la vostra mente si annebbia. Vi ci vuole qualche minuto per ritrovare un barlume di lucidità. Intanto il vecchio cocchiere è già saltato addosso al povero Eliogaritmus. 
Piano piano, tra le urla e i capogiri, capite cosa sta accadendo: le vostre armi, monete e oggetti di valore sono spariti e con loro anche il nano Rasdal. "Hanno rubato anche lui" esclema l'ingenuo Felicius. "No, deve averci avvelenati e poi derubati" risponde Korleis in maniera brusca.
Ma cosa fare adesso?! La ricerca di un cavallo vi ha portati a conoscere l'armaiuolo Besk, un mezz'orco molto robusto che ha deciso di dedicare la sua vita a lavorare il ferro. Nonostante il suo aspetto burbero capite che in realtà Besk non farebbe male ad una mosca. 
Il povero Besk appena vi vede vi chiede se siete avventurieri e sostiene che siate gli unici a poterlo aiutare. Vi racconta che una notte, qualche mese fa, qualcuno si è introdotto in casa sua e ha rapito suo figlio di pochi mesi. Vi supplica di aiutarlo a ritrovare suo figlio. Dietro ad una generosa ricompensa, il dono di nuove armi e anche, perchè no, la volontà di aiutare questo povero mezz'orco decidete di abbandonare (per ora) la ricerca del nano ladro per dedicarvi a questa nuova impresa. Anzi, alla vostra prima impresa.
Ma da dove iniziare le ricerche?
Assegnazione Bonus PE:
- Eliogaritmus X: 30 (uso della classe) / 160
- Bal-Thork: 40 (bel background) / 160
- Felicius: 70 (resa personaggio e metagaming) / 160
- Iago: 0 / 160

Categoria: La storia | n° visite: 416 | Aggiunto da cavalotta | 11.10.2010 | Commenti (0)

Login
Bacheca
Cerca