La compagnia di DHAHD

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La storia vissuta


Main » 2010 » Novembre » 8 » Dentro la tana
15:25
Dentro la tana
Besk si diresse verso uno dei corpi dei goblin a terra ed estrasse dal petto della creatura la sua ascia, producendo un rumore simile a quello che potrebbe provocare un ramo staccato con forza da un albero.
Subito dopo lo scontro gli altri rimasero in silenzio per individuare rumori di eventuali creature, ma tutto era silenzioso. Ebbero così il tempo di osservare la stanza, e di notare che a nord vi era un apertura simile ad un tunnel, e a sud una porta di legno. Mentre Felicius e Jago sistemarono i corpi senza vita dei goblin attorno al fuoco, gli altri andarono vicino alle due aperture ad origliare per capire se ci fosse qualcuno ad attenderli dall’altra parte. Mentre l’apertura a nord non diede motivo di preoccupazioni, Korleis  riferì al gruppo che oltre la porta a sud aveva sentito un basso e regolare respiro… 
Mentre tutti si domandarono come procedere, Felicius chiese ad Elder :”ehy Elder, hai ancora quello specchio?” ed il giovane psionico rispose titubante "si…e lo vorrei conservare… ecco perché non ho nessuna intenzione di darlo a te” Il suo sorriso però tradì lo scherzo, e il kender allungo la mano verso Elder per ricevere lo specchio. Poi tirò fuori dal suo zaino una boccetta di olio ed inizio a cospargere dell’untuosa sostanza i cardini della porta, per evitare che potesse cigolare. Era un’azione da manuale nella mente del Kender, che aveva usato quella tecnica molte volte durante la sua vita : chissà come mai ma una porta chiusa celava nella sua mente fantastiche possibilità. 
Così si apprestò ad aprire la porta quel tanto che gli permettesse di infilarvi dentro lo specchio e vedere cosa ci fosse all’interno; trasalirono tutti quando la porta emise un basso rumore dovuto alla rozzezza e alla vecchiaia dei cardine, che neppure l’olio era riuscito ad eliminare. Il kender dopo alcuni secondi si fece forza e infilo lo specchio nell’apertura , notando subito che la stanza era illuminata e che una creatura stava fissando lo specchio. A quel punto Felicius improvvisò, scansando gli altri dall’apertura e spalancando la porta, per poi entrare nella stanza, fissare il goblin che era seduto su una panca e dirgli, con la voce più piagnucolosa che avesse mai fatto, nel tentativo di simulare un bambino piagnone: " Ti prego non uccidermi! Non uccidermi!”. Dopo quella recita lasciò la stanza di corsa facendo segno ai suoi compagni di nascondersi, e si mise carponi in mezzo alla stanza precedente piagnucolando e gemendo, nel tentativo di attirare la sadica creatura.
Per fortuna lo stratagemma funzionò, e non appena il goblin mise fuori la testa dalla porta, i compagni si avventarono su di lui mozzandolo in varie parti del corpo, donandogli quello che non gli spettava : una morte rapida.
Perquisendo la nuova stanza, i compagni trovarono un pugnale stranamente bello per essere in mano a delle simili creature: chissà a chi l’avevano rubato. Eliogaritmus chiese a Korleis di vedere il pugnale, dopodiché lo fece sparire sotto le sue vesti.
Nella stanza c’erano dei pagliericci dove probabilmente i goblin dormivano, e tre carri da miniera, che vennero usati per nasconderci sotto i corpi dei 4 goblin. Un’apertura a nord portò il gruppo in un corridoio buio e maleodorante. Camminando Korleis  per poco non venne infilzato da una freccia uscita da un foro nella parete: aveva infatti pestato una trappola celata da un sasso, ma grazie ai suoi riflessi riuscì ad abbassarsi scampando il pericolo. Proseguirono fino ad una svolta a 90°, e Korleis in testa sbirciò oltre l’angolo in quella che sembrava una semplice stanza poco illuminata: osservando meglio notò però un piede che sbucava da dietro ad un tavolone rovesciato…. qualcuno li stava aspettando! Avvisati gli altri, subito l’elfo si nascose nelle ombre del tunnel poco illuminato e sgusciò nella stanza, arrivando proprio vicino alle due creature che attendevano nascoste dietro all’improvvisato riparo.  Anche gli altri entrarono nella stanza fermandosi a debita distanza dal tavolo, tutti a parte Elder che invece scattò proprio accanto ad esso e a Felicius che rimase nel corridoio per assicurarsi che nessuno giungesse alle loro spalle. D’un tratto le creature fecero per attaccare il gruppo. Korleis saltò alle spalle della prima ferendola a morte, e Besk corse contro il tavolo travolgendo tutti quelli che vi erano nascosti dietro. Lo scontro durò poco, e nessuno fu ferito, a parte il tavolo e i due goblin.
Un altro corridoio proseguiva a nord,  e per poco il kender non ci rimise le penne: per fortuna all’ultimo secondo evitò di calpestare una pietra che nascondeva una trappola … l’ennesima trappola!
Segnalato il pericolo agli altri, proseguirono fino a quando non sentirono degli ululati: il kender e l’elfo procedettero furtivamente fino all’imboccatura della stanza, dove videro un goblin che nutriva 4 lupi rinchiusi in alcune gabbie di ferro. I due si scambiarono uno sguardo d’intesa, e subito attaccarono la creatura ignara della loro presenza: il pugnale scagliato dal kender mancò il bersaglio di poco, e così le spade dell’elfo. La creatura scappò verso l’altra estremità delle gabbie e ne apri due: due lupi ringhianti uscirono al comando del goblin, ma per fortuna tutto il gruppo si riunì nella stanza pronto al combattimento! Solo Felicius, disarmato e spaventato da quelle  orribili creature pelose, pensò di restare nelle retro file  per trovare un modo di essere utile senza restarci secco. 
Dopo un duro combattimento, riuscirono ad avere la meglio sui nemici, anche se riportarono delle gravi ferite dovute ai morsi delle belve: per fortuna la magia di Eliogaritmus portava sempre sollievo in questi casi, così come quella di Jago nel combattimento. 
Usciti da quella stanza, entrarono nella successiva e li trovarono due goblin ad attenderli: questi, invece di combattere, preferirono scappare a gambe levate lungo un altro corridoio: di reazione, i nostri gli corsero dietro. In testa alla fila c'era Korleis seguivano Jago  Eliogaritmus  Felicius e più indietro Elder e Besk. Elder si soffermò nella stanza ed esaminò una cassa sulla quale erano seduti proprio i due goblin, la aprì velocemente e all'interno vi trovò una piccola scatola con dentro fogli inchiostro e pennino se la mise nello zaino e poi riprese l'inseguimento. I goblin imboccarono  l'apertura sul lato est della stanza e proseguirono veloci lungo il corridoio che dopo pochi metri svoltava in una curva ad esse prima a sud e poi verso nord. Prima di svoltare Jago riuscì a sprigionare dalle sue dita un dardo lucente che andò a colpire in pieno il goblin. Il giovane mago voleva  abbattere anche l'altro ma incominciava a sentirsi debole e sicuro di non riuscire a effettuare un altro attacco magico. Appena uscito dalla curva Jago dovette bloccarsi di colpo perché vide Korleis poco più avanti precipitare in una trappola. Si fermò all'improvviso rischiando per poco di cadere anche lui nelle trappola. Guardò di sotto e vide Korleis steso a terra che non dava segni di vita, alzò lo sguardo ed incrociò quello del goblin che ghignava divertito. Ad un certo punto il goblin si fece serio tutto di colpo Jago si girò indietro e vide Eliogaritmus con le mani alzati che deciso diceva, anzi, ordinava al mostro "vieni verso di me!”. Il goblin senza opporre resistenza cominciò a camminare e dopo pochi passi precipitò anche lui nella trappola schiantandosi.
"Ben fatto”, si congratulò Jago "... Korleis! Dobbiamo tirarlo su subito!”.
I due chiamarono l'elfo ma non dava nessun segno,non rispondeva e non si muoveva. Nel frattempo arrivarono anche gli altri. Jago aveva una corda e si fece calare nel buco da Besk. Korleis era ancora vivo, con delle bende cercò di medicare le ferite ma le capacità di Jago nel pronto soccorso non erano delle migliori e finì per sprecare un sacco di bende per fasciare Korleis in parti addirittura sane. "Adesso lego Korleis alla corda poi tiralo su Besk, così Eliogaritmus potrà aiutarlo”.
Sarà stata la scomoda posizione o l'agitazione ma Jago dovette riprovare più volte a legare l'elfo perchè si accorse che se Besk l'avesse tirato su così l'avrebbe di certo impiccato!
Finalmente Jago ci riuscì e Korleis fu messo in salvo.  
Category: La storia | Views: 455 | Added by: cavalotta
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