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La storia vissuta


Main » 2011 » Gennaio » 31 » Dantredun: nuova meta o nuovo puno di partenza?
11:00
Dantredun: nuova meta o nuovo puno di partenza?

Il mattino seguente Eliogaritmus si alzò presto per le sue preghiere, mentre gli altri dormirono un po' di più e poi scesero tutti a fare colazione. Si incontrarono con Bal-Thork che stava facendo anche lui colazione, o forse pranzo visto la quantità di cibo davanti a lui, e si sedettero nello stesso tavolo.

"Tu che conosci Dantredun sicuramente un po' più di noi, mi sai dire dove posso trovare il "piccolo paiolo?” chiese Iago al nano.

"Mah non ne ho la minima idea di cosa sia !”.

Chiedendo all'oste ed a qualcun altro nella locanda Iago scoprì che il paiolo si trovava nella zona a nord della città vicino al muro di cinta.

"Bene ho delle indicazioni per trovare il paiolo andrò subito a vedere”

"Io devo passare al tempio devo parlare con alcuni miei fratelli”

"Korleis vieni con me a prendere un po' di cose che ci serviranno per il viaggio?” chiese Felicius

Bal non aveva niente da fare e voleva conoscere un po' i nuovi compagni ma Felicius e Korleis erano un po' troppo agili per i suoi gusti, stavano gia uscendo dalla locanda; di andare con Eliogaritmus al tempio di Pelor non ne aveva proprio voglia , così decise di seguire a distanza Iago nella sua ricerca .: sapeva che una città come Dantredun poteva riservare molte brutte sorprese ai viaggiatori inesperti, e il giovane sembrava proprio una facile preda per gli scaltri furfanti della città.

La città offriva molto di più rispetto ai soliti piccoli paesi che erano soliti visitare, un sacco di empori, taverne, mercanti di pietre preziose e Iago camminava tranquillo per le strade seguito a distanza dal nano. Dopo un ora di cammino e domandando un po' in giro riuscì finalmente a trovare il paiolo. Dapprima bussò , non sentì risposta allora spinse la porta e scoprendola aperta entrò chiese  permesso , domandò se c'era qualcuno ma non ottenne risposta e quindi entrò.

Iago vide davanti a se un lungo e stretto corridoio con delle mensole appese con sopra vari oggetti curiosi; si diresse infondo alla stanza dove vi era una scrivania, chiedendo ad alta voce se vi fosse  qualcuno ma senza ricevere alcuna risposta . Mentre era intento ad osservare i rotoli e le ampolle sopra la scrivania, senti alle sue spalle un forte e stridulo: "Buongiorno!”

Iago si girò verso la stridula voce da vecchietto che proveniva dalle sue spalle, eh si, era proprio vecchio.

"Buongiorno” rispose Iago " sto cercando il grande mago Tian, è forse lei?”

"Se stai cercando Tian l'hai trovato mah…”

"Oh bene finalmente, sono proprio felice di avere davanti il grande mago Tian! Ho sentito molto parlare delle sue imprese!” lo incalzò Iago.

"Ma giovane ragazzo ti sbagli, quali imprese? io non sono un mago”

"Ma mi ha appena detto che lei è Tian!?”

"Si ma io sono un mercante come puoi vedere, vendo erbe, boccette e altri vari oggetti”.

Iago per un attimo rimase in silenzio, non capiva: era sicuro che Tian fosse un grande mago, era al paiolo e quindi nel posto giusto! Provò ad insistere a raccontare la sua storia, di come abbia studiato magia da autodidatta, di come sia venuto fino qui per apprendere gli insegnamenti di Tian per aumentare il suo potere, la sua magia!!! ma Tian continuava a negare di essere colui che doveva essere… doveva!

" Mi dispiace ma io non posso aiutarti in questo, l'unica cosa che posso fare per te giovane mago è darti qualche pozione od erba”.

Iago gentilmente salutò il vecchio e deluso si diresse verso l'uscita. In quel momento però entrarono tre persone, tre mercenari a vederli, Iago allora notando che non sarebbero passati si spostò di lato per lasciarli passare per poi proseguire verso la porta.

<<che brutte facce!> pensò. Appena uscito Iago lasciò la porta socchiusa e cercò di origliare e capire cosa volevano quei brutti ceffi perché avevano delle facce per niente rassicuranti.

Sentì che questi tizi stavano parlando con tono arrogante e prepotente però non riusciva a capire di preciso cosa stessero dicendo: senti solo che il tono della discussione si alzò e, dopo un momento di esitazione,  decise di rientrare.

Li vicino, nascosto dietro un angolo, c'era Bal che aveva visto tutta la scena ed aveva capito che qualcosa non andava bene…. decise allora di avvicinarsi alla porta ed ascoltare. Iago che intanto era entrato con la scusa di essersi dimenticato qualcosa si trovò di fronte uno dei guerrieri: "Esci subito il negozio è chiuso adesso!” gli ordinò l'uomo. "Ma io veramente …..” Non fece in tempo a finir la frase che si beccò un pugno in pieno viso e si accasciò a terra.

Bal di fuori sentì il tonfo,capì che si stava mettendo male e decise di entrare.

Di fronte si trovò Iago di spalle, inginocchiato a terra con l'omone davanti e infondo altri due guerrieri di cui uno stava tenendo per il collo un vecchietto. Il nano doveva inventarsi qualcosa: si diresse deciso verso Iago puntandolo con un dito dicendo "Finalmente ti ho beccato furfante imbroglione! Ma adesso non mi scappi!” .Prese Iago per un braccio e lo strattonò indietro in modo da porsi tra il mago ed il guerriero e poi all'improvviso prese la sua ascia e sferrò un colpo al guerriero. L'impatto fu forte e l'armatura incassò il colpo piegandosi ma l'omone sembrava però non aver accusato nessun dolore anzi.. il guerriero era decisamente più arrabbiato. Alzò lo spadone a due mani sopra la testa del nano e sferrò il colpo, la spada cadde con potenza sull'ascia di Bal  posta in posizione di difesa, la scansò ed andò a colpire il nano alla spalla. Nel frattempo Iago si era alzato e si stava preparando a lanciare una freccia magica contro il guerriero ma scoprì, con triste stupore, che non successe nulla: nessun dardo azzurro uscì dalle sue dita. Il secondo uomo che era più avanti vicino alla scrivania tirata fuori l'ascia la lanciò nella mischia ,Bal vide l'arma volare, oltrepassare il guerriero, passare sopra la sua testa ed andare a colpire il giovane mago facendolo cadere a terra moribondo. Un secondo colpo di spada , devastante più del primo, colpì il nano che appena poté si girò di scatto ed infilò la porta il più veloce possibile. Certo Bal voleva aiutare Iago visto che sarebbe stato un uomo della sua scorta ma del resto la sua pellaccia era sicuramente più importante, avrebbe trovato qualcun altro anche perchè ormai a quanto sembrava per Iago non c'era più nulla da fare!.

Il mago era steso a terra moribondo; ad un tratto vide la brutta faccia del guerriero che con un ghigno beffardo alzò la spada e la scaglio con violenza sul petto del giovane. Si sentì un rumore di costole fracassate e l'oscurità cadde sugli occhi di Iago.

Il giovane aprì gli occhi l'immagine: dapprima sfocate prese  poi la forma della faccia di un vecchio con un ghigno che ricordava molto quello del guerriero. Il vecchio era Tian ma non sembrava così vecchio come prima; Iago si mise a sedere con aria interrogativa. "Ma dove sono ?”

"Come non mi riconosci? Sono Tian e siamo al piccolo paiolo”.

"Ma io dovrei essere morto?”

"Questo è quello che ti ho fatto credere, era un'illusione, per metterti alla prova, di certo non posso aiutare tutti i giovani maghi che vengono in cerca dei miei insegnamenti. Tu l'hai superata: tu vuoi veramente imparare la magia ne sei degno, hai coraggio”.

"Ma allora è vero! sei tu Tian il grande mago!”.

"Sono disposto ad insegnarti alcune cose  ma sarà uno scambio alla pari!”

"Cosa vuoi dire?”

"Che in cambio dei miei insegnamenti tu dovrai essere disponibile nei miei confronti, se io dovessi aver bisogno di te tu dovrai esserci e fare quello che ti dirò”.

Iago rimase un po' titubante di fronte a questo vincolo ma tutto aveva un prezzo; la voglia di imparare era troppo forte ed accettò.

"Bene ora torna dal tuo amico nano e spiegagli tutto poi torna qui oggi pomeriggio che sistemeremo alcune cose .”

Iago felice uscì e si incontrò con Bal gli raccontò tutto davanti ad una buona birra. Nel pomeriggio tornò da Tian che gli insegnò alcuni incantesimi e sistemò il  suo disordinato libro.

"Bene Iago per adesso può bastare ora vai quando avrò bisogno di te saprò come rintracciarti”.

In vista della partenza gli altri nel pomeriggio girarono un po' di negozi prendendo tutto l'occorrente per il viaggio, facendo alcuni buoni affari  e prendendo alcune belle cantonate, ma ciò non importava: quello che contava e che l’indomani mattina sarebbero stati di nuovo per strada, rincorrendo una nuova avventura.


Category: La storia | Views: 485 | Added by: cavalotta
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